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In cima alla lista delle cause dell’inquinamento dei nostri mari c’è la cattiva depurazione delle acque e lo scarico illecito di rifiuti sulle nostre spiagge, che riguarda un abitante su quattro.

 

L’Inquinamento da Plastica
e' un Problema Globale

I volontari de 'La Via della Felicità' di Barletta, decidendo di non fermarsi e di continuare i loro interventi di raccolta rifiuti, questo week-end erano sulla litoranea di ponente per raccogliere i rifiuti abbandonati sulla spiaggia: bottiglie di vetro, cartacce, plastica, mozziconi di sigaretta e taniche contenenti liquidi...

di Redazione

L'inquinamento del mare da plastica è una delle emergenze ambientali più gravi dell'epoca moderna. Mari e oceani sono invasi dalla plastica, al punto che si sono formate delle vere e proprie isole: le cosiddette Plastic island o Great Garbage Patch. L’inquinamento da plastica è un problema globale, tanto che le Nazioni Unite hanno inserito la tutela dei mari tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Nel Mediterraneo non esistono vere e proprie isole di plastica, ma la situazione non è affatto rosea. Il nostro mare è la sesta grande zona per inquinamento da plastica al mondo.
I numeri descrivono una vera emergenza: la plastica rappresenta il 95% dei rifiuti nel Mediterraneo e proviene principalmente da Turchia, Spagna, Italia, Egitto e Francia. Nel complesso l’Europa, secondo maggiore produttore di plastica al mondo dopo la Cina, riversa in mare ogni anno tra le 150 e le 500 mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70.000 e le 130.000 tonnellate di microplastiche.
Gli effetti negativi dell’inquinamento si vedono anche sulla fauna: la maggior parte delle specie marine ingeriscono plastiche o microplastiche. Non c’è una sola specie di tartaruga marina che nuoti nel Mediterraneo senza plastica nello stomaco. Nel nostro Paese la situazione è statica da anni: non si vede alcun cambiamento né dal punto di vista legislativo né degli indicatori.
La denuncia arriva dal 'Rapporto ASviS 2018' dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. In cima alla lista delle cause dell’inquinamento dei nostri mari c’è la cattiva depurazione delle acque e lo scarico illecito di rifiuti sulle nostre spiagge, che riguarda un abitante su quattro. Per questo i volontari de La Via della Felicità di Barletta hanno deciso di non fermarsi e di continuare i loro interventi di raccolta rifiuti, tanto da essere, questo week-end sulla litoranea di ponente per raccogliere i rifiuti abbandonati sulla spiaggia: bottiglie di vetro, cartacce, plastica, mozziconi di sigaretta e taniche contenenti liquidi.
Non è necessario aumentare la sporcizia che inquina la terra e le falde acquifere, né aumentare i pericoli d’incendio nelle boscaglie, anzi, nel tempo libero si può fare qualcosa di costruttivo”, ha sottolinenato a riguardo il responsabile dell’iniziativa, Ignazio Gianfrancesco, ricordando le parole dell’autore de 'La Via della Felicita', l’umanitario e filosofo L. Ron Hubbard.
Per partecipare o segnalare zone da ripulire ai volontari continueranno i loro interventii nei prossimi week-end scrivi a:
laviadellafelicitapuglia@gmail.com