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SAN SEVERO:


stipulata una convenzione con la Casa Circondariale per le attivita' di formazione nell'istituto di pena

Libri e periodici sono: «una equilibrata rappresentazione del pluralismo culturale esistente nella società, assicurando ai soggetti in esecuzione di pena un agevole accesso alle pubblicazioni presenti in biblioteca, oltre alla possibilità di consultare altre pubblicazioni mediante l’attuazione di specifiche intese con biblioteche e centri di lettura pubblici.».

di Redazione

Il Comune di San Severo in seguito alla delibera di giunta n. 204 del 26.10.2020 ha proceduto a stipulare una convenzione, della durata di due anni, con l’Istituto Tecnico Economico Statale “A. Fraccacreta” e con la Direzione della Casa Circondariale di San Severo, che permetterà alla Biblioteca Comunale “A. Minuziano” di collaborare allo sviluppo delle attività di formazione e arricchimento culturale all’interno dell’istituto di pena.
Il progetto, nato dall’idea dei docenti della sezione carceraria dell’I.T.E.S. “A. Fraccacreta”, col supporto delle Dirigenti dott.ssa Filomena Mezzanotte, lo scorso anno scolastico, e dott.ssa Maria Soccorsa Colangelo, nel presente anno scolastico, è stato subito condiviso dall’Amministrazione carceraria, nella persona della Direttrice Dott.ssa Patrizia Andrianello, sempre molto sensibile a tutto ciò che può aiutare qualsiasi forma di reinserimento sociale, nonché delle collaboratrici della Biblioteca Comunale, dott.ssa Rosalba Pistillo, dott. Valentina Paternoster e sig.ra Laura Bellebuono, che con il loro contributo hanno reso possibile la realizzazione dello stesso e dall’Amministrazione Comunale, che già da diversi anni ha posto tra gli obiettivi dell’ Assessorato alla Cultura e della Biblioteca Comunale “Alessandro Minuziano” quello di incentivare sempre più lo sviluppo culturale e sociale della città attraverso l’invito alla lettura, valore in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Per le persone in esecuzione di pena il diritto alla lettura e l’accesso all’informazione sono fattori irrinunciabili per contrastare il rischio di marginalità e favorire il reinserimento sociale, come prevede la Costituzione Italiana che sancisce la finalità rieducativa della pena (art. 27, terzo comma).
La presenza di una biblioteca in ogni istituto penitenziario italiano è prevista dagli articoli 12 e 19 della L. 354/1975 e, secondo l’art. 21 del regolamento di esecuzione (D.P.R. 230/2000), i libri e i periodici a disposizione della biblioteca devono garantire “una equilibrata rappresentazione del pluralismo culturale esistente nella società, assicurando ai soggetti in esecuzione di pena un agevole accesso alle pubblicazioni presenti in biblioteca, oltre alla possibilità di consultare altre pubblicazioni mediante l’attuazione di specifiche intese con biblioteche e centri di lettura pubblici”.