Il CNDDU sollecita il Ministero dell’Istruzione a intervenire presso gli istituti scolastici più svantaggiati delle aree territoriali più complesse, col fine di accorciare le distanze tra realtà differenti ed una maggiore attenzione nei confronti dei centri culturali e sociali nati nei quartieri degradati o nelle aree critiche del Paese.
di Romano Pesavento – Presidente CNDDU
Il CNDDU, Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della XXVI Giornata internazionale della solidarietà, che si celebra il 20 dicembre di ogni anno, intende soffermarsi sul profondo valore della fratellanza e dell’umanità nell’attuale società, proprio come estremo baluardo di resilienza e di difesa dei diritti umani. La giornata è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione A/RES/60/209. Il principio di solidarietà trova ampio riferimento in moltissimi documenti importanti, come l’art. 2 della Costituzione italiana, la clausola introdotta dal Trattato di Lisbona del 2007, nel preambolo e ai sensi dell’articolo 22 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ai sensi dell’articolo 1(2) della Convenzione sui Diritti Civili e Politici e degli articoli 1(2), 2(1) e 11(1)(2) della Convenzione sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, l’atto costitutivo dell’Unione Africana, la carta dell’Organizzazione degli Stati Americani, la carta della Lega degli Stati Arabi, la carta dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico.
Certamente oggi la scuola, nonostante le delegittimazioni determinate da una sottocultura imbevuta di fake news, strumentalizzazioni politiche, tuttologia d’accatto ricavata da improbabili siti internet, resta un punto di riferimento per poter sperare in generazioni più consapevoli ed empatiche.
La solidarietà è un concetto trasversale: non ha colore politico e tendenzialmente accomuna le varie religioni del mondo, costituisce un “dovere” del cittadino ben formato e un impegno morale per chi fosse in condizioni di prestare aiuto ai propri simili. È una caratteristica dell’uomo, animale sociale per eccellenza e dovrebbe costituire il lievito più verace di una comunità.
Aiutare chi ha bisogno costituisce un imperativo categorico, perché tutti noi, in un futuro lontano o vicino, potremmo avere bisogno di assistenza psicologica o materiale.
Non si tratta né di retorica, né di buonismo ruffiano sotto le feste.
Si tratta di un principio invece da condividere ed “espandere” possibilmente all’infinito.
Il CNDDU in relazione alla giornata sollecita il Ministero dell’Istruzione a intervenire presso gli istituti scolastici più svantaggiati delle aree territoriali più complesse, onde accorciare le distanze tra realtà differenti. Sollecitiamo maggiore attenzione nei confronti dei centri culturali e sociali nati nei quartieri degradati o nelle aree critiche del Paese. Invitiamo le scuole a promuovere azioni di solidarietà tra pari e non per diffondere la cultura della legalità e della solidarietà, che possono e devono diventare un’attitudine, una sorta di benefico automatismo.
Segnaliamo un progetto interessante dell’IC “Vittorio Alfieri” di Crotone, intitolato “Un pacco per Natale”, finalizzato al potenziamento e incremento delle competenze civiche-sociali, consistente nella creazione di una scatola colorata da parte degli studenti, contenente tre regalini pensati e scelti dalla classe con l’intento di far pervenire un pensiero di amicizia e affettuosa vicinanza ai loro coetanei in difficoltà. Invitiamo i docenti a segnalarci iniziative analoghe alla nostra email, per poterle condividere sui nostri canali social.