«Come Vigile del Fuoco e, quindi, come lavoratore non posso tollerare la mancanza di informazione corretta, usata per ostacolare una reale scelta coscienziosa. Come me, milioni di lavoratori, che vorrebbero fare scelte libere e consapevoli invece vengono attaccati ed etichettati come ‘no vax’… È inconcepibile che ancora oggi, si continui a negare l’evidenza delle cure domiciliari precoci, dimostratesi efficaci per un vero contrasto alla Covid e si prosegua ad ogni “costo” a vendere la via vaccinale come unica soluzione al problema», dice Antonino Musco segretario nazionale del sindacato FISI-Vigili del Fuoco, in sciopero della fame davanti alla sede RAI di Napoli.
di Piero Mastroiorio —
Siamo così giunti alla fatidica data del 15 dicembre, mentre, il “governo dei migliori”, come ama definirsi, ha dato il via libera al decreto per la proroga al 31 marzo dello stato d’emergenza per il Covid, un decreto legge composto da 11 articoli, che proroga tutte le misure legate all’emergenza, tra cui il lasciapassare governativo dal nome altisonante “super Green pass”, ad oggi in vigore fino al 15 gennaio 2022, ma, stante il nuovo decreto, dovrà essere usato nelle zone bianche fino al 31 marzo 2022, per le attività oggetto di limitazioni in zona gialla, cioè, precluderà ai non vaccinati attività come i ristoranti al chiuso, i cinema, le discoteche, gli stadi, resta l’allarme nei comparti Sanità e Sicurezza dove i lavoratori, nel vergognoso silenzio di quasi tutti i sindacati, da oggi, 15 dicembre 2021, sono costretti, pena la sospensione del lavoro e dello stipendio, a vaccinarsi, previa firma, per sollevare da responsabilità case produttrici, governo e medici vaccinatori, non potendo più utilizzare il tampone per potere andare a lavorare.
A Padova, come si legge su “il Gazzettino“, il dr. Giacomo Avruscio, primario dell’ospedale e presidente della sezione padovana dell’ANPO, il sindacato che rappresenta i primari ospedalieri, fa presente, suggerendo il ripristino dei tamponi, che, senza i 500 operatori sanitari, che continuano a rifiutare la vaccinazione, che sono stati in prima linea nell’affrontare l’emergenza Covid, da oggi, 15 dicembre, rischiano di collassare i servizi sanitari.
Mentre, nel Comparto sicurezza, sono circa 50.000 i Poliziotti, i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco che potrebbero non potere più lavorare.
Uno scenario allarmante che sembra destinato a non cambiare di molto: non sembra esserci stata quella corsa al vaccino tanto attesa e difficile valutare atteso il silenzio dei media e le notizie spesso contraddittorie che fanno pensare al protrarsi dell’uso del tampone nei comparti Sicurezza e Sanità.
Su questo i colleghi giornalisti de ‘L’Antidiplomatico’ hanno parlato con Antonino Musco segretario nazionale del sindacato FISI-Vigili del fuoco, da giorni, con altri Vigili del Fuoco, in sciopero della fame davanti la sede RAI di Napoli, che ha dichiarato: «Il tampone, è stato difatti un ulteriore inganno, perché ha contribuito all’inserimento di dati, per altro non attendibili, oltretutto, fatti pagare dall’ utente. Le persone, si sono trovate a scegliere tra il mantenimento del lavoro, oppure, a cedere al ricatto, per ottenere il ‘green pass’ che si conferma sempre più strumento di controllo sociale, piuttosto che di controllo e contenimento del contagio.».
Quindi, alla domanda: quali sono le ragioni della vostra protesta, ha così risposto: «FISI scende in campo per la difesa della libertà e di tutti i diritti fondamentali e io, come Segretario di categoria, non voglio alimentare la narrativa che abbiamo dovuto subire. Anche per questo, dal 15 ottobre, non essendomi vaccinato e non essendomi sottoposto al tampone, non sono andato a lavorare. Una scelta, purtroppo, seguita da non molti miei colleghi, che sono ricorsi al tampone. Oggi, (si riferisce al 13 dicembre 2021 ndr) questi sono un 25% dell’intero Corpo e se questa percentuale non scende voglio proprio vedere come, con un organico già ridotto all’osso, come dal 15 dicembre si riuscirà a far funzionare il Paese.».
Quindi alla domanda sul perché sia stata scelta la sede Rai per iniziare il vostro sciopero della fame Antonino Musco, Segretario nazionale del sindacato Fisi-Vigili del Fuoco, ha dichiarato: «So che questo farà imbestialire i media padronali, prezzolati per alimentare la narrativa e sostenere che i “free vax” metterebbero a repentaglio la salute della popolazione, ma, come Vigile del Fuoco e, quindi, come lavoratore che rischia ogni giorno per la salvaguardia della pubblica sicurezza, non posso tollerare la mancanza di informazione corretta, usata per ostacolare una reale scelta coscienziosa. Come me, milioni di lavoratori, che vorrebbero fare scelte libere e consapevoli invece vengono attaccati ed etichettati come ‘no vax’, subendo la discriminazione attuale. Ai fini del sostentamento familiare questa pressione ha fortemente condizionato molti cittadini a cedere a questo inaccettabile ‘ricatto’. È inconcepibile che ancora oggi, si continui a negare l’evidenza delle cure domiciliari precoci, dimostratesi efficaci per un vero contrasto alla Covid e si prosegua ad ogni “costo” a vendere la via vaccinale come unica soluzione al problema.».