SASSO: «La legge passerà ora in Senato con l’obiettivo di renderla operativa già a partire dal prossimo anno accademico. A breve, quindi, migliaia di studenti italiani potranno frequentare due facoltà o due master, anche presso diverse università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.».
di Redazione —
«Iscriversi a più corsi di laurea contemporaneamente sarà presto possibile anche in Italia. È un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un salto verso il futuro della formazione universitaria, in linea con il resto del mondo. Un risultato a portata di mano grazie alla determinazione e al lavoro che stiamo portando avanti con il Parlamento», le parole del ministro dell’Università, Maria Cristina Messa, dopo la votazione alla Camera con la quale è stata approvata, la proposta in prima lettura, a cui hanno fatto eco quelle del sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso, che ha precisato: «La legge passerà ora in Senato con l’obiettivo di renderla operativa già a partire dal prossimo anno accademico. A breve, quindi, migliaia di studenti italiani potranno frequentare due facoltà o due master, anche presso diverse università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Due anni fa avevo personalmente depositato una proposta di legge in tal senso, in modo che non solo si cancellasse una norma anacronistica ma si garantissero pari opportunità ed equità sociale. Un ampliamento dell’offerta formativa e delle possibilità di diversificare la propria carriera universitaria per offrire a tutti i nostri studenti un percorso al passo con le sfide della contemporaneità.».
«Dopo un lungo lavoro di Commissione, la Camera finalmente approva una legge che ha un grande valore sia pratico che simbolico. Cade il divieto d’iscrizione contemporanea a due diversi corsi di laurea: divieto che risale al 1933, concepito in un contesto totalmente diverso dal nostro, ormai davvero limitante rispetto alle capacità e alle ambizioni delle nostre ragazze e ragazzi. Sono inclusi nella riforma anche i conservatori, le accademie delle belle arti e i corsi universitari con accesso a numero programmato. Si tratta di un passo verso la modernizzazione di un sistema, quello universitario, che deve ancora fare molta strada per essere all’altezza delle nuove necessità formative e dei migliori standard europei. In meno di cinque mesi la commissione Cultura di Montecitorio è riuscita a portare in Aula ben quattro provvedimenti decisivi per l’istruzione e formazione terziaria: la legge sul reclutamento dei ricercatori e le carriere universitarie, la legge sulle lauree abilitanti, la legge di riforma degli ITS e, infine, il testo di oggi. Si tratta di riforme fondamentali, capaci di offrire ai giovani, insieme agli investimenti del PNRR, un futuro decisamente diverso. Spero che anche il Senato approvi velocemente la legge passata alla Camera e che il provvedimento sia in vigore entro il prossimo anno accademico», dice Vittoria Casa, presidente commissione Cultura Scienza e Istruzione.
«Abbiamo approvato la proposta di legge doppia laurea. Sono molto contento che il testo che avevo proposto prima alla Commissione Cultura e poi all’Aula, mettendo insieme tante proposte diverse, sia andato finalmente in porto. Non è ancora legge, dal momento che il testo andrà adesso al Senato, ma il fatto che sia stata approvato all’unanimità lascia ben sperare rispetto alla possibilità che entri in vigore in tempo utile per dispiegare tutti i suoi effetti già dal il prossimo anno accademico. Abbiamo approvato una legge che aiuterà i giovani a immaginare e costruire più liberamente i propri percorsi di vita e professionale», dice l’onorevole Alessandro Fusacchia, membro della Commissione Cultura e relatore del provvedimento, che conclude: «Con la legge doppia laurea ci si potrà formare contemporaneamente su ambiti anche molto distanti e prepararsi così meglio al mondo del lavoro. È una legge che darà un’opportunità a tutti e non solo a chi se la può permettere, abbiamo previsto esoneri dal pagamento delle tasse universitarie anche per la seconda iscrizione. Anche il sistema delle accademie di belle arti e dei conservatori è per una volta pienamente equiparato.Nei mesi a venire dovremo lavorare sull’orientamento, informare e accompagnare sempre di più i giovani a scegliere, una o due lauree e quali, soprattutto, facilitare loro la vita per frequentare e dare esami, perché la doppia laurea sia un’opportunità concreta.».