Si terrà domani, 22 aprile 2021, l’udienza di discussione della causa avanti il Tribunale di Roma, per la dichiarazione di inutilizzabilità o meno dei dati risultanti dagli esami di laboratorio PCR (tamponi) come sino ad ora effettuati.
«Il Decreto Legge, sull’obbligo vaccinale, per i sanitari non produce alcun effettivo esito dopo settimane dalla sua approvazione. Sono state conferiti all’ASL poteri che non può vantare.
Il pass inter regionale sta impegnando, per comprenderne la fattibilità, i modesti neuroni dei burocrati governativi, senza, ovviamente, esiti accettabili.
Dopo avere mobilitato tutti i servi del sistema al grido “io resto a casa” ora è arrivato il contrordine: tutti fuori. L’OMS ha appena dichiarato che il passaporto vaccinale è una aberrazione visto che i vaccinati contagiano.
Come si diceva una volta: una risata li seppellirà…
Però noi non rinunceremo a proseguire nel doveroso accertamento di responsabilità civili e penali ed allora ci sarà poco da ridere», dice l’avvocato Mauro Sandri, uno degli avvocati che stanno lottando all’interno dei Tribunali per le libertà fondamentali dei cittadini ed il ritorno alla normalità della vita quotidiana, che ricorda: «Si terrà domani, 22 aprile 2021, l’udienza di discussione della causa avanti il Tribunale di Roma per la dichiarazione di inutilizzabilità dei dati risultanti dagli esami di laboratorio PCR (tamponi) come sino ad ora effettuati.
Il Giudice ha voluto svolgere una istruttoria molto analitica, come da noi auspicato. La difesa dell’avvocatura si è sostanziata in un’unica effettiva eccezione: la competenza sia del giudice amministrativo e non del giudice ordinario. Un tentativo di ritardare un esito scontato.
La difesa dello Stato ha sostenuto che uno sviluppo con 35-41 cicli comunque sia corretto ai fini dell’accertamento di caso positivo di Covid 19: una palese aberrazione scientifica. Appena verrà emanato il provvedimento, sarà reso noto a tutti. Nel frattempo è essenziale continuare ad aderire a questa iniziativa, perché verrà sviluppata su base regionale, al fine di impedire che i tamponi siano utilizzati quale premessa per il c.d. pass tra Regioni.».