CAPONE: «Occorre ascoltare il grido d’allarme degli imprenditori che da tempo denunciano il rischio che fondi speculativi stranieri approfittino della pandemia per acquistare a basso costo intere catene alberghiere nelle principali città d’arte italiane. Un pericolo che si fa ancora più concreto al Sud…».
di Redazione —
«La crisi drammatica che sta attraversando il comparto del turismo impone l’adozione di misure senza precedenti a sostegno di un settore fondamentale per l’economia del Paese. Secondo il Centro Studi Intesa San Paolo – Srm, soltanto nella Capitale, lo scorso anno la domanda turistica ha fatto registrare una flessione pari al -74,1%, mentre, nella Regione Lazio il calo è stato del -71,8%. In tal senso è urgente intervenire a sostegno dei lavoratori garantendo la tutela dei livelli occupazionali. Contemporaneamente occorre ascoltare il grido d’allarme degli imprenditori che da tempo denunciano il rischio che fondi speculativi stranieri approfittino della pandemia per acquistare a basso costo intere catene alberghiere nelle principali città d’arte italiane. Un pericolo che si fa ancora più concreto al Sud, dove il gap economico e infrastrutturale costituisce un ulteriore freno alla libera iniziativa privata.
È prioritario, più che mai in questa fase, erogare maggiore liquidità alle imprese favorendo gli investimenti in innovazione digitale e sostenibilità e agevolando l’adeguamento delle strutture alle prescrizioni in materia sanitaria, al fine di garantire la salubrità degli ambienti.
Come opportunamente sottolineato dal Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, potenziare la strategia sui vaccini è il presupposto indispensabile per garantire la ripresa del settore dei viaggi e del turismo e rimettere al centro dell’agenda economica il rilancio del brand Italia nel mondo», ha detto Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, Unione Generale del Lavoro, in merito alle misure necessarie per sostenere il settore turistico.