Riaperti dallo scorso 15 maggio sono alle prese con informazione, disinfezione, distanziamento e regole varie, mentre, il Codacons segnala le prime lamentele dei consumatori sull’aumento dei prezzi rispetto a quelli dell’anno scorso.
di Redazione —
Stabilimenti balneari aperti da tre giorni, aprivano il 15 maggio, sono già sotto osservazione con l’allarme lanciato dal Codacons riguardo i rincari sul fronte delle tariffe, dopo aver ricevuto già le prime lamentele dei consumatori, per alcuni stabilimenti della Toscana e del Friuli che avrebbero aumentato i listini rispetto allo scorso anno., come spiega il presidente Carlo Rienzi: «La riapertura di lidi e piscine potrebbe essere accompagnata da rincari dei prezzi non solo per ombrelloni, lettini e abbonamenti agli stabilimenti, ma anche per tutti gli altri servizi offerti dalle strutture balneari e dalle piscine, a partire da cibi e bevande. L’esperienza dello scorso anno ha dimostrato come molti esercenti abbiano scaricato sui consumatori finali i maggiori costi per sanificazione e messa in sicurezza delle strutture, aumentando i listini al pubblico anche per rifarsi delle minori presenze in spiaggia legate al distanziamento obbligatorio degli ombrelloni.».
Aumenti a parte, vediamo quali sono le misure anti Covid previste per la ripartenza: la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha diffuso le “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali“, che contengono, tra l’altro, indicazioni specifiche in merito alla riapertura di spiagge e stabilimenti balneari.
Prima di tutto sarà necessario predisporre un’adeguata e chiara informazione sulle misure di prevenzione da rispettare. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato, steward di spiaggia, che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.
Si raccomanda, quindi, di rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani, per i clienti e per il personale, anche, in più punti dello stabilimento. Le linee guida indicano, inoltre, di privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
Per quanto riguarda la riorganizzazione degli spazi, si richiede di garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.
Se possibile, si richiede di organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita e di favorire l’ampliamento delle zone d’ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde.
Gli ombrelloni dovranno essere distanziati l’uno dall’altro, per poter garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia, per file orizzontali o a rombo.
Tra le attrezzature di spiaggia, lettini, sedie a sdraio, quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 metro, inoltre, deve essere garantita una regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, e così via. In particolare, le attrezzature, come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni, vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso ad ogni fine giornata.
Per quanto riguarda le spiagge libere, le linee guida ribadiscono l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Si suggerisce, quindi, la presenza di un addetto alla sorveglianza per assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti.
Le linee guida chiedono, inoltre, il divieto della pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti. Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia, tipo i racchettoni, o in acqua, come nuoto, surf, windsurf, kitesurf, possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Mentre per gli sport di squadra, beach-volley, beach-soccer, sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.