Un ritratto in bianco e nero, a mezzo busto, che rappresenta l’artista Andrea Pazienza, va ad aggiungersi alle oltre settanta opere già presenti in ‘Spazio Fumetto’, area espositiva permanente del MAT, dedicata a PAZ.
di Redazione —
Il MAT, Museo dell’Alto Tavoliere, del Comune di San Severo, da anni impegnato nella promozione e valorizzazione delle Arti Visive, attraverso mostre, workshop, conferenze, attività didattiche, incontri con autori, nei giorni scorsi, ha ricevuto dall’artista professionista di origini sanseveresi, Angela Vocale, in dono una sua opera: un ritratto in bianco e nero a mezzo busto che rappresenta l’artista Andrea Pazienza, che va ad aggiungersi alle oltre settanta opere già presenti in ‘Spazio Fumetto’, area espositiva permanente dedicata a Paz.
Angela Vocale nasce a San Severo nel 1987, sin dalla tenera età nutre un interesse sconfinato per l’arte che la conduce ad iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Foggia. La poetica e il linguaggio artistico di Angela si inseriscono nello spartiacque tra il realismo classico e l’arte contemporanea. Dal 2009 inizia a organizzare ed esporre le sue opere partecipando a concorsi e mostre. Dal 2015 approfondisce gli studi sul Design presso lo IED, Istituto Europeo del Design/Barcellona, e inizia una collaborazione con Bebookness Barcelona, come illustratrice editoriale. Dal 2016 al 2020 Angela entra a far parte del corpo docenti del Barcelona Atelier of Realist Art. Dal 2020 al 2021 diventa docente di disegno e pittura presso la Blanch Art School di Barcellona. Dai primordi della sua carriera artistica Angela Vocale ha conservato un’attitudine per l’arte realista. Osserva attentamente il corpo umano in tutte le sue sfaccettature sviluppando e approfondendo studi anatomici.
Il ritratto rappresenta una accurata sintesi tra il classico e il contemporaneo poiché se nella cultura umanistica il ritratto riconosceva la centralità dell’uomo e la sua dignità di soggetto autonomo attraverso un realismo epidermico, con l’invenzione della fotografia il ritratto è aperto a nuovi scenari: diviene sperimentazione di luci e di ombre.
Sebbene Angela si rifaccia soprattutto a quest’arte figurativa, nel processo di realizzazione la sua soggettività creativa è visibile: scrutando gli occhi di Andrea Pazienza si può evincere una intensità e una comunicatività espressiva che rende viva e percepibile la sua forte dedizione verso la personalità artistica di Pazienza maturata nel tempo.
La dedizione verso questo grande artista poliedrico è nata, infatti, dalla lettura e dalla visione dei primissimi disegni realizzati da piccolo che ha suscitato in Angela profonda ammirazione per un artista che già da bambino ha avuto la capacità di applicare una sintesi tra una sensibilità emotiva eccezionale e una intelligenza narrativa e creativa straordinaria. Il ritratto, inoltre, assume grande valore in quanto non si riduce alla mera rappresentazione oggettiva della persona raffigurata ma vive di anima propria: l’essenza interiore del personaggio si esprime attraverso il punto di vista dell’artista.
Il ritratto reclama, quindi, la grande valenza della commistione: se in passato gli uomini e poi le donne venivano rappresentate con regale compostezza, con abiti lussuosi, il ritratto di Pazienza dà spazio all’introspezione, all’essenza, all’espressività del sub-conscio mentale, con abiti semplici: una canottiera bianca e una sciarpa che cade sulle spalle per rappresentare il miracolo di Paz.
L’opera, esposta nel centro di documentazione SPLASH Archivio ‘Andrea Pazienza’, sezione del MAT, dedicata al celebre artista, si potrà ammirare tutti i giorni: dal lunedì al venerdì, ore 9.00-13.30; il sabato, ore 18.00-21.00; la domenica e nei giorni festivi (compreso il 6 gennaio), ore 10.30-13.30 / 18.00-21.00.