di Piero Mastroiorio —

Ci sono riusciti, complimenti a loro, dalle scuole sono passati alla Città, tanto che nella giornata di sabato 13 luglio 2024, i furti di rame hanno impedito l’erogazione di energia elettrica in alcune zone della città di San Severo e, con una nota congiunta, il  Sindaco, Lidya Colangelo e, l’Assessore con delega alla Pubblica Illuminazione, Gigi Marino, hanno sottolineato il grave accadimento: «Esprimiamo pubblicamente i nostri ringraziamenti alla ditta appaltatrice ed al competente ufficio comunale per aver consentito nel giro di poche ore la ripresa dell’erogazione di energia in tutti i quartieri dove si era registrata interruzione. Solo la zona adiacente l’anulare sportivo di viale Castellana risulta ancora non raggiunta dal servizio, ma abbiamo avuto rassicurazioni che nelle prossime ore sarà ripristinata l’erogazione anche per quella zona cittadina. Condanniamo fermamente quanto accaduto, un furto estremamente dannoso per la nostra comunità, confidiamo nell’operato delle Forze dell’Ordine, per individuare gli autori di un gesto che ha creato tanto disagio alla popolazione.».

Meno male che a vegliare sulla nostra città, San Severo, una ridente cittadina in Provincia di Foggia, c’è la “Mamma Nera”, a cui durante un comizio elettorale il Sindaco, Lidya Colangelo, affidò la Città, che nella sua celestiale bellezza, non riesce a porre fine, mediante un miracolo, a quei furti che danno un tocco di “brillantezza“, invidiata e desiderata da molte altre città, perché nessuna cosa, dà più brio, alla routine quotidiana, di un bel blackout o di un ufficio bloccato, grazie a geni del furto che hanno deciso di alzare qualche euro smontando chilometri di fili elettrici.

Il rame, con il suo luccichio e il suo valore sempre in crescita, è come una sirena che attrae i ladri, ma dove si trovano queste “prede d’oro“?

La “brillantezza” che attira ladri temerari si trova nelle infrastrutture pubbliche, chi non vorrebbe un pezzo di linea ferroviaria o una porzione di illuminazione stradale nel proprio salotto? Si trova nei cantieri, tubature e fili ovunque, spesso, senza nessuno a fare la guardia. Si trova nelle proprietà private, cortili, garage, illuminazioni perimetrali, ecc., perché si dovrebbe lasciare del rame, così poco utilizzato, quando può essere convertito in soldi facili?

Speriamo che qualcuno si decida ad usare le centinaia e centinaia di telecamere disseminate in ogni dove, da fare invidia alle autorità cinesi, per il motivo per cui le abbiamo montate e, soprattutto, pagate: il controllo. Non venite a dirci che siete nuovi del mestiere, sono strutture controllate da altri preposti e sottoposti, tramandati da amministrazione in amministrazione.

A voi che, dalle prime battute, non sembrate essere tanto del mestiere, approfittiamo per ricordare che questi furti “creativi” hanno delle conseguenze davvero affascinanti, come potrebbe essere l’interruzione dei servizi. Niente è più eccitante di rimanere senza luce nel bel mezzo di una cena romantica, perché qualcuno ha deciso di fare shopping di rame, o i costi economici, sostituire il rame rubato e riparare i danni non è costoso, è solo un modo eccellente per spendere i soldi pubblici. Dopotutto, chi non ama, pagare più tasse, per coprire questi “incidenti“?
Vogliamo mettere i rischi per la sicurezza: i ladri che rischiano la vita per un po’ di rame non solo mettono in pericolo sé stessi, ma anche chiunque si trovi nelle vicinanze. Si sa, la vita è monotona, chi non ama un po’ di eccitazione ed adrenalina legate al rischio?

In attesa del miracolo della “Mamma Nera”, a cui siamo stati affidati dal Sindaco, eccovi alcune soluzioni, per combattere questo fenomeno, che non vediamo l’ora di vedere implementate dall’amministrazione:

  • sorveglianza e sicurezza: telecamere e sensori ovunque, perché nulla dice “benvenuto” come l’essere sorvegliati costantemente.
  • tecnologie di marcatura: un marchio chimico o a laser sul rame, perché ogni pezzo di filo deve avere la sua “firma d’autore“.
  • legislazione e controlli: segnalate ai referenti politici, quelli più in alto nella piramide, Bari, meglio, se Roma, più leggi, più severità, qui, a voi e ai vostri sottoposti o collaboranti, più controlli, perché il mercato illegale di rame va trattato con la stessa serietà del traffico degli unicorni.
  • collaborazione tra enti: la sinergia tra Forze dell’Ordine, aziende e cittadini, non guasta mai, come si dice quattro occhi vedono meglio di due, pensiamo cosa sarebbe se fosse un’intera masseria, speriamo con curatore, a vegliare sulla sicurezza dei suoi cavi elettrici?

In attesa, sempre di quel famoso miracolo celeste, che fino al termine della legislatura diventeranno talmente tanti da riempire una enciclopedia, a noi non resta che prendere atto di come, i furti di rame, siano la ciliegina sulla torta, per le città di San Severo, nella quale, con un po’ di fortuna e molto sarcasmo, potremmo finalmente vedere, ogni lampione al suo posto, ogni scuola non vandalizzata, ogni casa o ufficio non più nel terrore del buio, ma fino ad allora, godiamoci lo spettacolo dei ladri di rame, che portano, un po’ di “brillantezza“, nelle nostre vite quotidiane.

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