Spero e mi auguro, per la Città intera, che il sindaco vincitore, scelto per la compattezza iniziale o l’accordo dell’ultimo munito, o, semplicemente perché non vinca l’avversario, faccia gli interessi di tutta la Città e non solo della sua fazione politica, che riesca a cambiare le sorti di questo disgraziato paesone, come da promesse elettorali ascoltate fino alla nausea, facendola diventare ancora più bella, non perché abbia cambiato le sue bellezze architettoniche, ma perché ha cambiato il modo sanZvres, sanseverese, di viverla.
di Piero Mastroiorio —
La domanda che da qualche giorno mi sta rimbalzando in testa è come prenderanno le operazioni di ballottaggio, domenica e lunedì prossimo, i cittadini di San Severo, utili alla elezione del nuovo sindaco della Città? Come un pro forma da gestire alla “sanZvres”, sanseverese, inutile spiegarlo qui mi ci vorrebbe una enciclopedia e non ho tanto spazio, che vede, spesso, le elezioni amministrative essere un rituale inutile e costoso, frutto di un sistema elettorale inefficiente che perpetua la frammentazione politica, o come l’ultima spiaggia per cambiare le cose in Città?
Anticipare un qualsiasi risultato sul vincente nel ballottaggio, visti gli ultimi accadimenti è cosa ardua, ancor più ardua se si considera il pacchetto voti degli schieramenti Masucci 11.471 e Colangelo 11.208. In attesa dell’esito della seconda tornata elettorale, il ballottaggio, tra i due candidati più votati nel primo turno, mi viene da pensare, questa, essere operazione soggetta al condizionale, infatti, dovrebbe garantire una maggiore legittimità al vincitore, ma, a risultati ottenuti, potrebbe rivelarsi, come spesso accade, una soluzione pasticciata e inefficace.
La soluzione ballottaggio è applicata, in Italia, nelle elezioni dei sindaci nei comuni con più di 15.000 abitanti e nelle elezioni dei presidenti delle province, dopo un primo turno, già intriso di promesse elettorali poco realistiche e di un dibattito politico sterile, si passa al secondo turno, se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta, che porta i cittadini a tornare alle urne, spesso, con minore entusiasmo e partecipazione, costretti a scegliere il meno peggio.
I sanseveresi parteciperanno in massa cedendo alle lusinghe dei candidati?
L’affluenza sarà più alta del 50% dei votanti, o molto inferiore, per dimostrare, ancora una volta, che gli elettori non hanno l’anello al naso e non credono ai “ciucci volanti” delle promesse elettorali?
A ben vedere si potrebbe cambiare il sistema elettorale, consegnando la vittoria al maggior suffragato in prima battuta, ridurrebbe numero di liste, candidati sindaci e candidati alla carica di consigliere, atteso il notevole spreco di risorse pubbliche occorrenti per organizzare una seconda tornata elettorale che comporta costi significativi per l’amministrazione, per non parlare del tempo e degli sforzi richiesti agli elettori, che devono recarsi nuovamente ai seggi, cosa che porterebbe la partecipazione al secondo turno, come spesso accade, molto più bassa, rispetto al primo, cosa che, non solo delegittima il risultato, ma mette in evidenza la disillusione degli elettori nei confronti di un sistema elettorale, che, sembra più interessato a perpetuare sé stesso, che a risolvere i problemi reali della comunità.
Quali dei contendenti al ballottaggio riuscirà a superare indenne, nelle urne, le tensioni politiche prolungate e l’incertezza che si è venuta a creare da altre due settimane di campagna elettorale, caratterizzate da attacchi personali e promesse ancora più vuote?
Difficile rispondere su a chi i cittadini sanseveresi daranno la rappresentatività illusoria, quell’idea propria del ballottaggio, capace di garantire una maggiore rappresentatività, che, nel migliore dei casi, è ingenua. In molti casi, il candidato vincente ottiene la maggioranza relativa in un contesto di bassa affluenza, rappresentando solo una frazione esigua dell’elettorato, cosa che mette in discussione la vera legittimità del risultato.
Per quanto detto, dovendo scegliere uno dei due candidati, atteso che il voto è un diritto/dovere a cui nessun cittadino, in possesso dei requisiti di elettore, deve sottrarsi, invito gli elettori, di ogni fazione, vincente, apparentata, sconfitta, pareggiante, ad andare a votare, lo deve a chi ha perso la vita per garantirci il voto, la massima espressione di una democrazia, anche se il ballottaggio, invece di essere un meccanismo per garantire una maggiore legittimità e rappresentatività, spesso si rivela una farsa costosa e inefficace. Le risorse spese per organizzarlo potrebbero essere meglio impiegate in iniziative che realmente migliorano la vita dei cittadini, piuttosto che in un secondo turno elettorale che pochi desiderano e molti disprezzano. La democrazia merita strumenti migliori e più efficienti per esprimere la volontà popolare.
Spero e mi auguro, per la Città intera, che il sindaco vincitore, scelto per la compattezza iniziale o l’accordo dell’ultimo munito, o, semplicemente perché non vinca l’avversario, faccia gli interessi di tutta la Città e non solo della sua fazione politica, che riesca a cambiare le sorti di questo disgraziato paesone, come da promesse elettorali ascoltate fino alla nausea, facendola diventare ancora più bella, non perché abbia cambiato le sue bellezze architettoniche, ma perché ha cambiato il modo sanZvres, sanseverese, di viverla. In bocca al lupo ai contendenti, non vorrei trovarmi nei loro panni, perché, parafrasando qualcuno che se ne intendeva di folle e comando, governare i sanZvris, sanseveresi, non è difficile, è inutile!
Dimenticavo, io non voglio la continuità con il vecchio che avanza, voto Colangelo!