VENTOLA: «Sarebbe meglio mettere tutto in capo alla Regione, la competenza sulle attività che attengono al rilascio di autorizzazioni per le discariche di rifiuti non urbani, per evitare, che, i soggetti, i quali avevano avviato il percorso autorizzativo con le Province, continuino a doverlo fare con le Province, che, essendo senza personale, hanno difficoltà a sbrigare le pratiche… Si complica la vita se la legge regionale decide che, alcune competenze, prima in capo alle Province, tipo discariche e inceneritori, oggi sono in capo alla Regione, ma il controllo è demandato alle Province.».
di Redazione —
«Per volontà del centrosinistra nel 2014 le Province furono declassate e depotenziate, ma la Regione Puglia, in materia Ambientale, si ostina ad affidare controlli e attività autorizzative che gli enti, sprovvisti ormai anche di personale, non riescono ad espletare nei tempi necessari. Eppure, semplificare la vita ai cittadini e alle imprese, là dove è di competenza della Regione, dovrebbe essere un principio non abbisognevole di leggi in continuazione. Invece, alla Regione Puglia accade il contrario e si è visto recentemente durante l’approvazione della legge “Organizzazione e modalità di esercizio delle funzioni amministrative in materia di valutazioni e autorizzazioni ambientali”.
Già in quella sede provai a semplificare il quadro normativo, ma non ci sono riuscito. In seduta di Bilancio, ci ho riprovando a convincere l’assessore all’Ambiente, Maraschio, che sarebbe meglio mettere tutto in capo alla Regione, la competenza sulle attività che attengono al rilascio di autorizzazioni per le discariche di rifiuti non urbani, per evitare, che, i soggetti, i quali avevano avviato il percorso autorizzativo con le Province, continuino a doverlo fare con le Province, che, essendo senza personale, hanno difficoltà a sbrigare le pratiche.
Così come si complica la vita se la legge regionale decide che, alcune competenze, prima in capo alle Province, tipo discariche e inceneritori, oggi sono in capo alla Regione, ma il controllo è demandato alle Province. Quindi, abbiamo un Ente che autorizza e un Ente che poi deve controllare, ma come possono controllare se in alcune province non c’è neppure un agente di Polizia provinciale?
Di conseguenza, il cittadino o il comitato di turno che vuol far valere le proprie ragioni deve rivolgere alla Provincia, ma questa, poi, non è in grado di dare risposte e il tutto rimane un po’ campato in aria.
Per questo avrei voluto che ci fosse un unico soggetto pubblico a ‘programmare’ e gestire la materia legata al trattamento dei rifiuti, sia degli impianti industriali sia di tutti gli altri tipi di impianti. Per ‘Fratelli d’Italia’ questo soggetto è la Regione Puglia, che è garante per tutti i territori, perché ha un know how di esperienze, ci sono nuovi assunti, c’è una maturata esperienza del personale che conosce nei minimi dettagli tutte le questioni, piuttosto che gravare sulle Province, dove magari forse c’è un ingegnere o un perito agrario che si devono occupare di controlli sugli inceneritori, sulle discariche, eludendo poi quello che tocca più da vicino il cittadino, cioè il conferimento dei rifiuti in maniera errata.
Eppure, nulla a fare, la Maraschio e la sua maggioranza ha deciso che complicare la vita ai pugliesi è meglio che semplificarla!», ha dichiarato Francesco Ventola, capogruppo di Fratelli d’Italia, riguardo la sua proposta, attraverso due emendamenti al Bilancio, di mettere tutto in capo alla Regione Puglia, ottenendo una risposta negativa dall’assessore Maraschio.