ZULLO: «Non mi resta che ringraziare Emiliano per i grandi poteri che mi conferisce visto che, secondo lui, avrei avuto la forza di non permettergli di partecipare al Consiglio, perché, così facendo, avrei agevolato la sua maggioranza, il suo vice presidente, i suoi assessori e la Presidente Capone a presentare e votare un emendamento firmato da tutti i capigruppo e quindi anche da tutti i capigruppo di maggioranza.».
di Redazione —
«Il presidente Emiliano avrebbe capito a posteriori che la mia opposizione alla sua partecipazione da remoto ai lavori dell’ultimo Consiglio Regionale, il 27 luglio scorso, sarebbe stata funzionale, perché l’emendamento sul TFM andasse a buon fine. Non credo ci sia NESSUNO in Puglia che possa credergli! La partecipazione da remoto di Emiliano al Consiglio per le motivazioni addotte dallo stesso non è ammessa dal Regolamento di funzionamento del Consiglio, io ho solo e correttamente richiamato il rispetto di quelle norme. Del resto, un Presidente rispettoso delle regole avrebbe dovuto rispettarle da sé senza scomodare altri a ricordarglielo.
Inoltre, è davvero difficile che si trovi un pugliese pronto a credergli, perché in una Puglia, dove politicamente non si muove foglia che Emiliano non voglia, credere che non sapesse nulla dell’emendamento è davvero complicato.
Permettetemi di dire, per come lo conosco, io personalmente non ci credo!
Anche, perché, come si può credergli?
L’emendamento è stato firmato e presentato da tutti i capigruppo e poi votato da tutti i consiglieri presenti in aula e tra essi il vicepresidente e assessore alla Programmazione e Bilancio Piemontese, da tutti gli assessori, dai presidenti di commissione ed. infine. dalla presidente del Consiglio Capone.
È mai possibile che in tutta questa schiera di FEDELISSIMI nessuno lo abbia informato?
Se davvero fosse, ci sarebbe da pensare a un Presidente di Regione considerato, dai propri consiglieri, assessori, presidenti di Commissione e del Consiglio, come l’ultima ruota del carro.
Se così fosse avrebbe dovuto immediatamente revocare le nomine degli assessori che avevano votato a favore del TFM, a cominciare proprio dal suo vice che in aula lo rappresenta in sua assenza…invece sposta l’attenzione sul più acerrimo avversario, il capogruppo di Fratelli d’Italia. Che dire? Che tristezza per come si riduce un Presidente di Regione.
Quindi, a questo punto, non mi resta che ringraziare Emiliano per i grandi poteri che mi conferisce visto che, secondo lui, avrei avuto la forza di non permettergli di partecipare al Consiglio, perché, così facendo, avrei agevolato la sua maggioranza, il suo vice presidente, i suoi assessori e la Presidente Capone a presentare e votare un emendamento firmato da tutti i capigruppo e quindi anche da tutti i capigruppo di maggioranza. Certo ce ne vuole di fantasia a pensare questo, peccato che i suoi monologhi non presuppongono mai un contraddittorio.
A Emiliano sfugge un particolare: il tempo è galantuomo nel mettere a nudo i re ipocriti e demagoghi», è la replica di Ignazio Zullo, Capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, al presidente della Regione, Michele Emiliano, in relazione alla sua partecipazione da remoto ai lavori dell’ultimo Consiglio Regionale del 27 luglio 2021.