ZULLO: «La lite fra la presidente Dellomonaco e il direttore Parente non è un bisticcio fra parenti o amici, per altro finito con un’aggressione e una denuncia alla Procura di Bari, è un diverbio fra i vertici che non può rimanere interno all’agenzia… È evidente che c’è molta polvere sotto il tappeto… e poca polvere di stelle!».
di Redazione —
«A voler vederci chiaro non è solo il presidente Emiliano, ora, anche assessore alla Cultura e al Turismo, ma è anche ‘Fratelli d’Italia’, per questo chiediamo all’assessore Emiliano di relazionare su quanto accaduto e raccontato dalla stampa, fra i vertici di ‘Apulia Film Commission’, già domani, 2 dicembre, in apertura del Consiglio regionale convocato sul ‘Piano Rifiuti’. Perché l’Agenzia, tanto acclamata e decantata in ogni dove, non è il condominio di ‘Casa Emiliano’, è una delle più importanti fra quelle regionali e fra quelle che dispone di molte risorse economiche, per finanziare produzioni cinematografiche, televisive etc etc., è la promozione della Puglia. Nell’ottica del potere per il potere, serve anche a gestire poltrone e nomine. Insomma, non estranea a quel sistema clientelare che denunciamo da tempo.
La lite fra la presidente Simonetta Dellomonaco e il direttore Antonio Parente non è un bisticcio fra parenti o amici, per altro finito con un’aggressione e una denuncia alla Procura di Bari, è un diverbio fra i vertici che non può rimanere interno all’agenzia, anche alla luce delle dimissioni dell’assessore Bray, le cui motivazioni potrebbero essere estranee a questo episodio, ma anche no. Nel senso che anche questo clima all’interno delle agenzie che l’assessorato controlla non deve aver agevolato il lavoro dell’autorevole ex assessore.
È evidente che c’è molta polvere sotto il tappeto… e poca polvere di stelle!», è richiesta di Ignazio Zullo, Capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, per cercare di far luce sui motivi della lite, finita in Procura, tra il Presidente ed il Direttore di Apulia Film Commission.