FDI: «Non sempre la politica riesce ad interpretare subito il sentire dei cittadini, per questo è indispensabile la pressione sociale che unita all’autorevole lavoro dei mass media pungola e stimola i rappresentanti eletti del popolo a rivedere alcune decisioni…Gli argomenti non mancano: l’ospedale in Fiera, 25.000.000 di €, la fabbrica delle mascherine, 7.500.000 €, le liste di attesa ancora lunghe, la xylella alle porte di Bari, la TARI fra le più alte d’Italia, la DAD, l’alta mortalità Covid, le nomine non meritocratiche…».
di Redazione —
«Non sempre la politica riesce ad interpretare subito il sentire dei cittadini, per questo è indispensabile la pressione sociale che unita all’autorevole lavoro dei mass media pungola e stimola i rappresentanti eletti del popolo a rivedere alcune decisioni.
Questo è accaduto sul TFM e noi di ‘Fratelli d’Italia’ siamo il primo gruppo consiliare ad accogliere il ‘grido’ della collettività che chiedeva l’abrogazione di quanto legiferato, comunque, legittimamente il 27 luglio scorso.
Lo stesso ravvedimento non lo avvertiamo, però, nell’azione politico-amministrativa del presidente Emiliano, forse, perché la pressione socio-mediatica, ma non dimentichiamo l’intervento della ‘Confindustria Puglia’ e di alcuni Sindacati, non è con il ‘potere vero’ ugualmente incisiva.
Peccato davvero, perché, invece, serve una pressione sociale forte, anzi più forte, per tenere Emiliano in un alveo di buona amministrazione, di efficienza ed efficacia della spesa pubblica.
Per questo noi di ‘Fratelli d’Italia’ continueremo a mettere in evidenza le politiche clientelari, gli sprechi le inefficienze i ritardi e le disattenzioni nella speranza di trovare al nostro fianco una pressione sociale pari a quella di questi giorni.
Gli argomenti non mancano: l’ospedale in Fiera, 25.000.000 di €, con il conseguente mancato avvio della Fiera quest’anno, la fabbrica delle mascherine, 7.500.000 €, le liste di attesa ancora lunghe, la xylella alle porte di Bari, la TARI fra le più alte d’Italia con territori trasformati in discariche a cielo aperto, un intero anno scolastico in DAD, l’alta mortalità Covid, le nomine non meritocratiche, ma per appartenenza di partito e finalizzate al pagamento di cambiali elettorali…
Insomma la lista è davvero lunga ed i pugliesi, i mass media, gli industriali, i sindacati e le associazioni che si sono, giustamente, indignati per il TFM ora non perdano questo entusiasmo e siano al nostro fianco nelle battaglie che faremo contro Emiliano», scrive in una nota del gruppo regionale di Fratelli d’Italia.