CAROLI: «Era del tutto prevedibile che, stanziati solo 3.000.000 di € nel Bilancio di Previsione 2022, il settore Cultura della Puglia sarebbe andato in affanno… Un settore dove, poi, negli ultimi tempi, abbiamo assistito a una pioggia di contributi, alcuni molto cospicui dati direttamente a società e associazioni più “fortunate” di altre. In questi casi i soldi vengono trovati, anche tanti e l’essere amico del potente in questa Regione non solo paga, ma fa incassare.».
di Redazione —
«Era del tutto prevedibile che, stanziati solo 3.000.000 di € nel Bilancio di Previsione 2022, il settore Cultura della Puglia sarebbe andato in affanno, specie dopo due anni di pandemia che lo ha penalizzato fortemente. Per questo il grido di allarme dei sindacati e rappresentanti, auditi in una seduta congiunta della 1^ e 6^ Commissione, non solo fondato, recepito, anche, con grave ritardo, per colpa di un governo regionale che sembra non avere più nessuna visione strategica sulla Cultura.
La dimostrazione è lo spacchettamento dell’assessorato Turismo e Cultura, unicamente, per far quadrare conti politici interni di allargamento della coalizione Emiliano. La delega alla Cultura data alla collega Grazia di Bari è evidentemente un fatto solo politico e poco amministrativo, gli stessi auditi hanno lamentato l’assenza di un assessore, a conferma che il delegato non viene recepito neppure dagli operatori del settore.
Un settore dove, poi, negli ultimi tempi, abbiamo assistito a una pioggia di contributi, alcuni molto cospicui dati direttamente a società e associazioni più “fortunate” di altre. In questi casi i soldi vengono trovati, anche tanti e l’essere amico del potente in questa Regione non solo paga, ma fa incassare.
Detto questo, è evidente che l’auspicio è che venga immediatamente rimpinguato il capitolo per consentire una programmazione senza affanno a chi in Puglia produce spettacolo e crea lavoro», ha detto, in una nota, Luigi Caroli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, a margine della seduta congiunta della 1^ e 6^ Commissione.