BELLOMO: «La nuova protesta dei pescatori, penalizzati da un prezzo del gasolio schizzato a 1,20 € al litro, incidendo ormai sui costi dell’attività fino al 70%, impone attenzione e chiarezza alla politica nazionale e regionale… Il settore della pesca dà lavoro a centinaia di famiglie pugliesi, è tempo di passare dalle parole ai fatti… I pescherecci pugliesi fermi sulle banchine sono non soltanto un danno per l’economia, ma un’immagine amara e una sconfitta per l’intero territorio».
di Redazione —
«La nuova protesta dei pescatori, penalizzati da un prezzo del gasolio schizzato a 1,20 € al litro, incidendo ormai sui costi dell’attività fino al 70%, impone attenzione e chiarezza alla politica nazionale e regionale.
Urge non soltanto un provvedimento adeguato da parte del Ministero delle Politiche Agricole e, mi auguro, che il presidente Emiliano faccia sentire la sua voce anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, ma anche misure di sostegno che la giunta può rapidamente adottare in autonomia.
Il settore della pesca dà lavoro a centinaia di famiglie pugliesi, è tempo di passare dalle parole ai fatti.
Bisogna prevedere una proroga del contributo sotto forma di credito d’imposta per arginare i rincari, un fermo biologico straordinario, velocizzando i pagamenti dell’anno precedente, una maggiore facilità di accesso al credito, la sospensione dei mutui, l’estensione senza limiti della cassa integrazione agricola ai lavoratori della pesca e un contributo a fondo perduto.
Tutte richieste che arrivano direttamente da chi è ormai stanco di promesse non mantenute e di soluzioni che tardano ad arrivare.
I contributi Covid che vengono finalmente erogati in questi giorni sono soltanto una goccia nel mare e non possono rappresentare neppure lontanamente una misura sufficiente a tamponare l’emergenza.
I pescherecci pugliesi fermi sulle banchine sono non soltanto un danno per l’economia, ma un’immagine amara e una sconfitta per l’intero territorio», ha tetto Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia, in relazione al momento tragico che stanno attraversando i lavoratori del comparto pesca in Puglia.