Nuova dichiarazione di sciopero nazionale dello straordinario, dal 1° agosto, al 1° settembre, indetto da SLG-CUB Poste, Cobas Poste e Cub Poste, per denunciare le condizioni di lavoro insostenibili e che «la privatizzazione di Poste Italiane, ha portato solo rovina, ai lavoratori e agli utenti.».
di Redazione —
«Da anni, ormai, SLG-CUB Poste denuncia ininterrottamente la condizione di degrado del servizio postale pubblico italiano, conseguente alla privatizzazione di Poste Italiane, avvenuta, nel 2015, con la vendita in borsa del 35% delle azioni. La riduzione speculativa del personale, mancano 90.000 unità, a livello nazionale, attuata per accrescere gli utili economici e, quindi, i dividendi per i soci azionisti, è stata eseguita senza guardare alla reale qualità del servizio.
Infatti, lavoratori di ‘Poste Italiane’, sono sempre meno e lavorano costantemente sotto numero, in tutti i settori aziendali, con carichi di lavoro sempre più sproporzionati, con stress, malattie e infortuni.
A ciò si aggiunga che i portalettere rischiano, addirittura, ulteriormente, quotidianamente, perché inviati allo sbaraglio, come si è evidenziato in questo periodo caldissimo, senza istruzioni su come cautelarsi e senza un’organizzazione del lavoro adeguata per tutelarli dal gran caldo.
Su questo punto, ‘SLG-CUB Poste’ aveva anticipato la questione già il 17 giugno scorso, sensibilizzando l’azienda e chiedendo delle contromisure di tutela, altrimenti i lavoratori si sarebbero autotutelati, con fermi e rientri anticipati.
L’azienda non ha fornito ai lavoratori nessun riscontro, ma, per ‘SLG-CUB Poste’, il risultato di questo percorso speculativo di privatizzazione, oltre che essere una mortificazione per i lavoratori, è assai dannoso anche per gli utenti, dal momento che la qualità del servizio è ridotta a livelli da terzo mondo, come dimostra anche la segnalazione presentata ieri ai Carabinieri di Vimodrone, in provincia di Milano, (come da immagine a lato NdR), che rappresenta una situazione tipica di “sbando“, e, come dimostra l’introduzione, su tutto il territorio nazionale, dell’incivile sistema di consegna della posta “a giorni alterni e rarefatti“, che non ha pari in Europa, e l’eliminazione di oltre 1.900 uffici postali, dal Nord al Sud Italia, nonché la riduzione estrema degli sportelli operativi negli uffici postali ancora aperti.
Tutto ciò ha generato umiliazione ed esasperazione negli utenti, che così vengono forzatamente portati ad allontanarsi dai servizi “fisici”, per deviare verso i servizi “virtuali”, accrediti su CCP, pagamenti elettronici, PEC.
Questo permette di ridurre ulteriormente il personale, accrescendo i dividendi dei soci e creando nuova disoccupazione.
Ciò è coerente con le direttive politiche dei partiti e dei loro esponenti, che, da anni, si muovono e si riciclano, tra Governo e Parlamento, parlando sempre di “lavoro”, quando serve a speculare e, mai di “lavoratori” e di benessere sociale.
Inevitabile, perciò, la nuova dichiarazione di sciopero nazionale dello straordinario, dal 1° agosto, al 1° settembre, per gli uffici postali della Liguria finirà il 31 agosto, indetto da SLG-CUB Poste, Cobas Poste e Cub Poste, per denunciare le condizioni di lavoro insostenibili e che la privatizzazione di Poste Italiane ha portato solo rovina, ai lavoratori e agli utenti», si legge in un comunicato stampa che denuncia un servizio da terzo mondo per gli utenti di Poste Italiane e l’inevitabilità dello sciopero dello straordinario, iniziato lo scorso 1° agosto 2022 e che terminerà il prossimo 1° settembre 2022.