PORTO: «Quali adempimenti hanno intrapreso o intendono intraprendere le massime Istituzioni a partire dalla Polizia di Stato, inerenti le “Morti e Disabilità improvvise “? Quali iniziative sono state previste per accertare la causa di una fenomenologia che non ha eguali nella Storia della Polizia di Stato? Quali studi ed osservazioni scientifiche sono state intraprese, considerato che nell’ambiente di lavoro oramai incombe uno status di preoccupazione, umiliazione e momenti di inquietudine, scaturiti dagli innumerevoli e costanti episodi giornalieri che oramai hanno permeato ogni luogo di lavoro del Poliziotto?».
di Redazione —
Nel comunicato stampa, contenente il testo di una missiva inviata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Giorgia Meloni, al Ministro dell’Interno, Pref. Matteo Piantedosi, al Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Pref. Vittorio Pisani e per conoscenza agli organi di informazione, a firma del Segretario Generale Nazionale del OSA, Organizzazione Sindacale Autonoma, della Polizia di Stato, Antonio Porto, relativa alle molte morti ed disabilità improvvise che colpiscono gli uomini e le donne ella Polizia di Stato si legge: «“Come OSA un Sindacato, ai primordi della sua esistenza, enunciare che un farmaco era sperimentale, che i vaccini mRNA interagiscono con il sistema immunitario e DNA, come può un nascituro Laboratorio Sindacale esporre che la sperimentazione di massa è un crimine!”
Chi sei Tu per dirmi tanto e farmi ammutolire!
Purtroppo duole constatare che quello che è avvenuto è probabilmente l’inizio di una alterazione genetica ed immunologica su larga scala. Larghissima scal
Noi siamo i primi ad auspicare che la nostra teoria sia erronea ed inesatta, ma la Scienza ci insegna che le interazioni immunologiche e genetiche sono universi incredibili e quasi sconosciuti all’uomo e mai, come per questo ambito, si sarebbe dovuto proceder cum grano salis e non dettati da logiche sovraimposte e senza alcun fondamento razionale, ancorché scientifico.
Le Morti e le Invalidità Improvvise – ossia la perdita costante ed inesorabile delle capacità fisiche e psichiche per adempiere il proprio dovere e amato lavoro di poliziotto – non si possono derubricare come incidenti di percorso.
Le persone care dei nostri colleghi defunti e quelli che in questo istante stanno soffrendo e, ahinoi soffriranno nei giorni, nei mesi e negli anni a venire, per aver “ascoltato ed ubbidito”, attendono risposte serie ed argomentazioni significative.
Molti si stanno confidando con noi ed in questa assurda camera caritatis (…così definita perché per noi era prevedibile ed evitabile) cosa dobbiamo dir loro?
Quali adempimenti hanno intrapreso o intendono intraprendere le massime Istituzioni a partire dalla Polizia di Stato, inerenti le “Morti e Disabilità improvvise “?
Quali iniziative sono state previste per accertare la causa di una fenomenologia che non ha eguali nella Storia della Polizia di Stato?
Quali studi ed osservazioni scientifiche sono state intraprese, considerato che nell’ambiente di lavoro oramai incombe uno status di preoccupazione, umiliazione e momenti di inquietudine, scaturiti dagli innumerevoli e costanti episodi giornalieri che oramai hanno permeato ogni luogo di lavoro del Poliziotto?
Per i non attenti ricordiamo che siamo probabilmente solo agli inizi e pertanto le Istituzioni hanno il dovere di intraprendere tutte quelle iniziative finalizzate ad evitare e prevenire che tali immani sofferenze si possano ancora perpetuare nel silenzio più assoluto.
Questa Organizzazione Sindacale Autonoma, giustappunto autonoma, perché non avvinghiata a poltrone o a dominus di qualsivoglia estrazione ed origine, ha innanzitutto l’onere e l’onore di tutelare la salute dei colleghi. Nondimeno, attuare tutte quelle azioni legali e costituzionalmente previste per addivenire ad un risarcimento morale ed economico per i familiari di quei colleghi che ci hanno anzitempo lasciato e provvedere per un congruo indennizzo economico e lavorativo per coloro affetti da patologie indesiderate acclaratesi dopo l’inoculazione, il più delle volte indotta, da un siero palesemente sperimentale.
Nel restare in attesa di conoscere, quali adempimenti sono stati intrapresi e quali saranno ulteriormente posti in essere a tutela del personale della Polizia di Stato, certi Che il Futuro Ci Sia Amico!, attendiamo Vostre delucidazioni in merito.».