BUSSONE: «Nelle aree montane italiane sono strategici il micro-idroelettrico, il mini-eolico e anche, la cogenerazione di piccola taglia alimentata da biomasse di origine forestale a filiera corta… UNCEM ha chiesto al Ministro Cingolani di consentire un immediato dialogo con le Associazioni degli Enti locali, al fine di individuare le migliori condizioni per l’accesso dei piccoli Comuni al bando della M2 del PNRR.».
di Redazione —
C’è molta attesa tra gli Enti locali, tra i piccoli Comuni, per il prossimo Avviso del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, relativo alla “Promozione delle rinnovabili per le comunità energetiche e l’auto-consumo“, dotato di 2.200.000.000 di €, atteso che le Comunità energetiche sono al centro di un’attenzione fortissima, da anni, e tantopiù nel quadro dell’emergenza umanitaria dettata dalla guerra.
Le informazioni a disposizione dei Comuni sono finora pochissime e l’attesa, in mancanza di aggiornamenti sulle caratteristiche del bando, non consente ai Comuni di attrezzarsi nel modo giusto.
«Non è chiaro se l’Avviso del PNRR consentirà, con quali modalità, la costituzione, non certo a costo zero, anche burocratico, delle stesse Comunità energetiche, ovvero, anche, la realizzazione di impianti da FER. In questo secondo caso, si ritiene sin d’ora di evidenziare che non dovranno solo essere finanziati impianti fotovoltaici.
Nelle aree montane italiane sono strategici il micro-idroelettrico, il mini-eolico e anche, la cogenerazione di piccola taglia alimentata da biomasse di origine forestale a filiera corta. Questi sono decisivi per le comunità energetiche dei territori alpini e appenninici», dice il Presidente UNCEM, Unione dei Comuni montani, Marco Bussone, che spiega: «In queste direzioni, per una molteplicità di fonti energetiche rinnovabili, UNCEM ha chiesto al Ministro Cingolani di consentire un immediato dialogo con le Associazioni degli Enti locali, al fine di individuare le migliori condizioni per l’accesso dei piccoli Comuni al bando della M2 del PNRR.».