WWF: «L’incapacità di comprendere e rimediare ai costi reali della plastica si aggraveranno ancora di più in futuro: in uno scenario ‘business as usual’, cioè, ‘non cambiando nulla’, si stima che nel 2040 la produzione di plastica raddoppierà e la quantità di plastica dispersa negli oceani triplicherà arrivando a 29.000.000 di tonnellate, portando la quantità totale di plastica accumulata negli oceani a 600.000.000 di tonnellate.».
di Redazione —
«Senza interventi urgenti, questi costi sono destinati a raddoppiare e nel 2040 la plastica prodotta avrà impatti per un valore pari a 7.100 miliardi di dollari, somma equivalente all’85% della spesa globale per la sanità nel solo 2018 e addirittura superiore al PIL 2019 di Germania, Canada e Australia messi insieme», denuncia il nuovo rapporto di Dalberg, commissionato dal WWF dal titolo: “Plastica: Il costo per la società, l’ambiente e l’economia”, a proposito di un sistema basato sulla plastica, che inquina: «Viviamo in un sistema basato sulla plastica. L’inquinamento da plastica è già una realtà perversa… Continuando di questo passo, senza fare nulla, il fenomeno diventerà sempre più grave, col raddoppio della produzione di plastica da qui al 2040. Negli oceani ci sarà più plastica che pesci…. Il Mediterraneo è una delle aree più a rischio. Già oggi ogni anno 570.000 tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo, l’equivalente di 33.800 bottigliette di plastica gettate in mare ogni minuto. Senza azioni concrete entro il 2050 l’inquinamento da plastica nel Mediterraneo crescerà di quattro volte.».
L’allarme del WWF, è chiaro ed è funzionale nella richiesta di un’azione, su scala mondiale, di un trattato globale sull’inquinamento da plastica, nella sua denuncia: «L’incapacità di comprendere e rimediare ai costi reali della plastica si aggraveranno ancora di più in futuro: in uno scenario business as usual, cioè, sostanzialmente non cambiando nulla, si stima che nel 2040 la produzione di plastica raddoppierà e la quantità di plastica dispersa negli oceani triplicherà arrivando a 29.000.000 di tonnellate, portando la quantità totale di plastica accumulata negli oceani a 600.000.000 di tonnellate. Le emissioni di gas serra (GHG) connesse al ciclo di vita della plastica arriveranno a rappresentare fino al 20% dell’intero bilancio globale del carbonio, accelerando ulteriormente la crisi climatica e i suoi effetti devastanti».
Per affrontare questa vera e propria crisi globale e per ridurre il costo che la plastica determina sulle società, il WWF chiede ai governi di avviare la definizione di un Trattato globale legalmente vincolante sull’inquinamento della plastica marina alla Quinta Assemblea per l’Ambiente delle Nazioni Unite che si terrà a febbraio 2022. Il costo globale della plastica sulla società, sull’ambiente e sull’economia è dieci volte superiore al prezzo di mercato della plastica vergine., come spiega Marco Lambertini, direttore generale del WWF International: «È la prima volta che abbiamo una valutazione così chiara di alcuni dei costi non contabilizzati che l’inquinamento da plastica impone alla società ed è un peso troppo alto da sopportare, sia per le persone, sia per l’ambiente. Drammaticamente l’inquinamento da plastica non mostra segni di rallentamento, ma la consapevolezza che vada fermato è oggi molto più diffusa di ieri. Abbiamo bisogno di un Trattato delle Nazioni Unite sull’inquinamento della plastica che aggreghi governi, aziende e consumatori intorno a obiettivi chiari di riduzione, raccolta, riciclo, individuando alternative sostenibili per fermare la dispersione di plastica nell’ambiente entro il 2030.».