ZULLO: «La Proposta di Legge fu presentata lo scorso inverno, anche per venire incontro alla delicata situazione economica dei pugliesi, già alle prese con una sanità non eccellente, ai quali veniva richiesto anche il pagamento di prestazioni sanitarie avvenute nei Pronti Soccorso, anche dieci anni fa, senza che ci sia stato il ricovero, o eseguite in errata esenzione o per mancate prestazioni prenotate, con avvisi di accertamento, in alcuni casi, direttamente indirizzati a minori.».
di Redazione —
«Quello di oggi è solo il primo passo che sana un’ingiustizia che, come ‘Fratelli d’Italia’, avevamo segnalato subito: una vessazione inutile e costosa che le ASL stavano affliggendo ai pugliesi, in modo particolare a Taranto, tant’è che il nostro consigliere Renato Perrini, lo scorso dicembre, fu uno dei primi a denunciare politicamente il comportamento della Asl di Taranto (ma non solo) per la richiesta di pagamenti per mancate prestazioni fatte anche dieci anni fa, quando peraltro non vi era neppure l’obbligo di disdire la prenotazione e non vi era l’utilissima telefonata di promemoria che viene fatta oggi qualche giorno prima.
In questi mesi insieme anche ad altri consiglieri regionali tarantini, in modo particolare con Conserva, Di Gregorio e Galante, abbiamo lavorato a una Proposta di legge, oggi approvata in Commissione Sanità, con il voto favorevole anche di tanti colleghi di centrosinistra, oltre che di centrodestra, alcuni dei quali hanno voluto firmare la Pdl. A riprova che quando ci sono battaglie nell’interesse dei pugliesi trovare un’unità di intenti fra le varie forze politiche è facile e utile.
La Pdl fu presentata lo scorso inverno, anche per venire incontro alla delicata situazione economica dei pugliesi già alle prese con una sanità non eccellente ai tempi del Covid ai quali veniva richiesto anche il pagamento di prestazioni sanitarie avvenute nei Pronti Soccorso (senza che ci sia stato il ricovero) o eseguite in errata esenzione o per mancate prestazioni prenotate, con avvisi di accertamento in alcuni casi direttamente indirizzati a minori.
Con l’auspicata approvazione in Consiglio verrà quindi a cadere una vessazione per altro decisamente inutile e costosa: le ASL, fra impiego di risorse umane e spese di notifica, spendono molto di più dei presunti incassi. Non lo diciamo solo noi, ma anche la Corte dei Conti, nell’ultima relazione, ha certificato che ammonta solo al 7% il recupero coatto delle somme da parte della Pubblica Amministrazione», dice Ignazio Zullo, Capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, a nome di tutto il gruppo, dopo aver presentato la Proposta di Legge relativa al pagamento vecchi ticket.