«La sensazione, al momento, è che ci siano troppi mercanti in Fiera. In attesa di capire chi sia il vero banditore, mi auguro, che si abbia il coraggio di giocare a carte scoperte e di farci sapere quali iniziative si vogliano finalmente adottare per rivedere quello che certamente non funziona», ha detto Davide Bellomo, riguardo agli ultimi accadimenti sul futuro dell’Ospedale Covid in Fiera, non risparmiando un pensiero alla consigliera Lucia Parchitelli, vittima di comportamenti intimidatori.
di Redazione —
«Quando il presidente Emiliano e il sindaco Decaro avranno smesso di litigare sull’Ospedale Covid, ci facciano finalmente sapere quale strategia hanno in mente per il futuro della Fiera.
Il primo cittadino di Bari, vincitore del primo round, con la Regione che ha preso atto di essere ospite non gradito, fa forse finta di non ricordare che, tra affitti, lavori di rifacimento e adeguamento sismico, manutenzione e vigilanza, l’ente regionale ha speso in Fiera quasi 8.000.000 di € in un anno?
Il piano di disattivazione dell’Ospedale Covid diventi dunque l’occasione non soltanto per evitare uno spreco di denaro pubblico con investimenti improduttivi, ma anche per ripensare l’intero quartiere fieristico con criteri di efficienza, trasparenza e modernità.
La sensazione, al momento, è che ci siano troppi mercanti in Fiera.
In attesa di capire chi sia il vero banditore, mi auguro, che si abbia il coraggio di giocare a carte scoperte e di farci sapere quali iniziative si vogliano finalmente adottare per rivedere quello che certamente non funziona.
Il secondo round è appena iniziato. Mi auguro, che la sinistra sia all’altezza della sfida», dice Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia, riguardo agli ultimi accadimenti sul futuro dell’Ospedale Covid in Fiera, concludendo, con pensiero alla consigliera Lucia Parchitelli, vittima di comportamenti intimidatori: «Esprimo solidarietà, a nome mio e del gruppo della ‘Lega’ in Consiglio Regionale, alla collega Lucia Parchitelli, vittima di comportamenti intimidatori, che vanno condannati con forza. Non è assolutamente concepibile che l’attività politica metta a rischio l’incolumità e la serenità di una persona. Mi auguro che i responsabili vengano prontamente individuati e che siano adottati provvedimenti adeguati. Si può essere d’accordo o contrari alle scelte di un consigliere regionale, ma ogni forma di violenza, anche quando ha solo l’embrione della minaccia, va stigmatizzata in maniera unanime e mai sottovalutata.».