Si avvicina un altro fine settimana di manifestazioni, oltre a quelle previste in tutta Italia, c’è la manifestazione statica, apartitica, organizzata da alcune Associazioni della Provincia di Foggia, prevista in Piazza Cesare Battisti, a Foggia, alle ore 19,30 alle 21,00 di venerdì 3 dicembre 2021, nonché, quella del 4 dicembre 2021, prevista a Barletta, dalle ore 15,00 al Parco dell’Umanità, dove si alterneranno sul palco, prima del concerto conclusivo del cantautore Povia, tra gli altri, Franzoni, Carabella, Farinola, Sorrento, Capruzzi e Orlando.
di Piero Mastroiorio —
Ormai da mesi sul territorio nazionale si manifesta contro il lasciapassare governativo, meglio conosciuto come carta verde o green pass utile a lavorare o svolgere altre attività ricreativa, che gli oppositori vedono come una limitazione delle libertà individuali.
Lo scorso 24 novembre 2021, il governo ha approvato uno nuovo decreto più restrittivo, che andrà in vigore, salvo variazioni, dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2021 dal nome al quanto bizzarro “Super Green pass”, o “Green pass dei vaccinati e dei guariti da Covid”, se vi piace di più, che permette di entrare nei locali pubblici quali bar, ristoranti, pub, discoteche, teatri, cinema, palestre. Questo “Super Green pass”, ottenuto a seguito di vaccinazione, tra le altre novità, porta quella relativa alla durata, che passa da 12 a 9 mesi.
L’introduzione del “Super Green pass”, però non ha abolito il più conosciuto e semplice “Green pass”, che resta comunque in vigore e si ottiene attraverso tampone molecolare o rapido ed è sufficiente per poter accedere al proprio posto di lavoro e dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 sarà necessario per poter viaggiare sui mezzi pubblici e per soggiornare negli alberghi, con la durata di 48 ore se si tratta di tampone rapido e 72 ore se si tratta di tampone molecolare.
Quindi, il Decreto ha introdotto l’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori, personale sanitario, scolastico e Forze dell’Ordine.
Obbligo che ha fatto aumentare le manifestazioni e i partecipanti.
Nelle ultime manifestazioni, quelle relative all’ultimo fine settimana di novembre, statiche, vuoi per le norme più limitative del governo, vuoi, perché diventate meno dispersive e più ricche di contenuti. Si avete letto bene, ricche di contenuti, in quanto essendo statiche, senza manifestanti che camminano in corteo, queste possono trattare temi più complessi con interventi della piazza, come dimostra il video, a compendio di questo articolo, relativo alla manifestazione di sabato 27 novembre 2021, a Taranto.
I temi trattati durante le manifestazioni fanno il punto sulle libertà perse dagli italiani a causa della pandemia, come il coprifuoco, dubbia utilizzazione di contenimento al virus: alle 21:55 il virus non è infettivo più di quanto possa esserlo alle 22:00? Però, gli italiani furono costretti a tornare a casa, neanche ci fosse stato un nemico invasore con orma in pugno che temeva, per via di possibili attentati notturni, per la sua incolumità. Che dire poi di quella norma, ancora in vigore, anche più dubbia della precedente, che consente, a chi è sprovvisto di lasciapassare, di prendere il caffè in piedi nei bar, ma non di prenderlo seduto ad un tavolino nella stessa struttura?
Dai palchi avvocati e medici spiegano come comportarsi in caso si finisca ammalati o oggetto di multe e sanzioni disciplinari sui posti di lavoro, spesso attuate senza il rispetto della norma stessa, con la pretesa alla kapò o con piglio da caporale alla Totò, senza nulla garantire: in quanti posti di lavoro si attua la sanificazione a fine turno?
Dai palchi si parla sempre più di scuola parentale per i ragazzi e si cerca un contraddittorio, che sarebbe stato meglio fosse avvenuto o avvenisse mei salotti televisivi, capaci di non buttarla in caciara, per consentire alla gente di capire e di decidere in tranquillità se vaccinarsi o meno, atteso che il vaccino a tutt’oggi continua ad essere non obbligatorio (!?), tranne che per le quelle categorie di lavoratori, citate poco sopra, utilizzando studi scientifici internazionali, mai citati durante i talk-show televisivi e sulla carta stampata, asserviti quasi interamente ai diktat del potere, sull’incidenza dei virus su adulti, bambini e adolescenti.
Dai palchi, citando documenti degli stessi produttori, di EMA, Agenzia europea per i medicinali, o, AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, si parla di quanto la somministrazione di questi farmaci genici, chiamati vaccino, di cui nessuno conosce effetti collaterali, a breve e lungo periodo, o, quanto, visto che i vaccinati, anche con due dosi, possono infettarsi o infettare, sia efficace su adulti, giovani o bambini, a cui la somministrazione sperimentale, nonostante questo, in alcuni Stati, in particolare Stati Uniti e Israele, sia già iniziata e che, con molta probabilità, comincerà anche in Italia.
Dai palchi si urlano le frasi del prof. Luc Montaigner, biologo e virologo francese, Premio Nobel per la medicina nel 2008, per aver scoperto il virus dell’HIV, che sostiene: «Fermiamo le vaccinazioni di massa. Non è eticamente accettabile avere delle persone, dei giovani, dei bambini che muoiono. Dobbiamo pensare che se ci fermiamo, salveremo delle vite. Quello che mi spaventa sono i bambini. Stanno per vaccinare i bambini… Questi bambini, forse, moriranno e, se anche morissero fra 10 o 20 anni, verrà sterminata un’intera generazione! Dunque è in ballo la nostra stessa civiltà. Occorre prendere delle precauzioni oppure andremo dritti verso la catastrofe...».
Dai palchi si urlano le frasi del dr. Vladimir Zelenko, il medico ucraino con cittadinanza statunitense, noto per il suo cocktail, a base di tre farmaci, idrossiclorochina, zinco e azitromicina, trattamento ambulatoriale sperimentale per COVID-19, conosciuto come protocollo Zelenko, che sostiene: «In base ai dati del CDC, Center for Discase Control, i bambini sani di età pari o inferiore a 18 anni hanno un tasso di guarigione del 99,998% da Covid-19 senza alcun trattamento. Perciò non vi è alcuna necessità medica di un vaccino. Soprattutto, un’iniezione di mRNA sperimentale e non approvata, che ha dimostrato di avere molti effetti collaterali pericolosi… Qualsiasi governo o individuo che costringe o ordina che i bambini ricevano questa iniezione sperimentale è in chiara violazione del divieto della Convenzione di Ginevra contro la sperimentazione umana coercitiva. Questi sono criminali di prim’ordine e devono essere assicurati alla giustizia per crimini contro l’umanità…».
Intanto, si avvicina un altro fine settimana di manifestazioni, oltre a quelle previste in tutta Italia, c’è la manifestazione statica, apartitica, organizzata da alcune Associazioni della Daunia, prevista in Piazza Cesare Battisti, a Foggia, alle ore 19,30 alle 21,00 di venerdì 3 dicembre 2021, al fine di «sensibilizzare le coscienze dei cittadini della Capitanata alla difesa dei diritti naturali e alla valorizzazione dei diritti umani in questo momento di grave pericolo per la nostra democrazia, in unione con le piazze italiane, da cui si levano unanimi i cori popolari contro la dittatura, sanitaria e non solo, in cui giorno dopo giorno l’Italia sta precipitando sempre più…». Nonché, quella del 4 dicembre 2021, prevista a Barletta, dalle ore 15,00 al Parco dell’Umanità, dove ci sarà la grande manifestazione organizzata da BAT Attiva che, sulla previsione degli organizzatori «prevede una partecipazione massiccia alla più grande manifestazione organizzata in tutto il Sud, a cui parteciperanno, tra gli altri, Nicola Franzoni, Simone Carabella, Dario Farinola, Antonio Sorrento, Giulio Capruzzi, Cisco Orlando, nonché, il cantautore Povia, che terra un concerto a fine manifestazione.».