In Italia il 24% dei giovani, oltre 2.000.000, non studiano e non lavora, con un divario di genere: aumentano i Neet fra le ragazze e gli ultimi accadimenti hanno aggravato la situazione. Il progetto ‘Lavoro di Squadra’ di ‘ActionAid’ a Milano.
di Redazione —
In Italia aumentano i Neet, i giovani che non frequentano corsi di istruzione o formazione e non lavorano, quasi un giovane su quattro non studia e non lavora, nella fascia di età, che va dai 15 ai 29 anni, in cui davvero si costruisce il futuro. La pandemia ha aggravato la situazione e ha portato a un aumento soprattutto fra le ragazze. I dati sono stati ricordati da ActionAid, che, a Milano ha fatto ripartire il progetto Lavoro di Squadra, un’iniziativa di prevenzione e contrasto alla povertà giovanile, che comprende laboratori formativi e un corso di fotografia dedicato quest’anno a ragazze e giovani che si identificano nel genere femminile.
«Sono oltre 2 milioni i Neet in Italia, ragazzi e ragazze che non studiano e non lavorano. Gli ultimi dati Istat (2021) confermano un fenomeno allarmante che interessa il 24% dei giovani. Un numero in crescita rispetto al 2020: più di 97 mila ragazzi nell’ultimo anno sono usciti da percorsi lavorativi o di studio. È il dato peggiore in Europa dopo Turchia, Montenegro e Macedonia», ricorda ActionAid, sottolineando come la pandemia abbia gravato sul fenomeno e «probabilmente lo ha aggravato per le sue ripercussioni sui giovani: più insicurezza nello studio e nel lavoro (quando c’è), blocco delle relazioni sociali, impatto sulla salute mentale…. La situazione peggiora se si guarda al differenziale di genere: è inattivo il 25% delle ragazze in Italia, contro il 21,3% dei ragazzi.».
Secondo una ricerca OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, del 2021, le giovani donne hanno meno probabilità di trovare un impiego rispetto ai loro coetanei uomini. In Italia solo il 30% delle donne, tra i 25 e i 34 anni, con un diploma di istruzione secondaria di primo grado, ha trovato un impiego nel 2020, rispetto al 64% degli uomini.
C’è un divario di genere anche per il fenomeno dei giovani Neet, per questo la quarta edizione del progetto Lavoro di Squadra, promosso da ActionAid, a Milano, nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla povertà giovanile, si focalizza su ragazze e giovani che si identificano con il genere femminile, tra i 16 e i 25 anni, e che rientrano nella condizione di Neet.
«La condizione di ‘Neet’ deriva e porta a situazioni di disagio sociale, ma sono le giovani a vivere situazioni di marginalizzazione maggiore e più in generale a soffrire di una minore soddisfazione rispetto alla propria vita. Questa situazione più dura nel tempo e più è dannosa. Diventa quindi fondamentale promuovere politiche e progetti sul territorio che possano dare nuova fiducia alle ragazze ‘Neet’, per aiutarle a uscire da questa condizione di fragilità e diventare di nuovo protagoniste del loro futuro», dice Chiara Parapini, project manager Lavoro di Squadra per ActionAid, l’iniziativa nata nel 2014, per prevenire e contrastare la povertà giovanile, negli anni è stato realizzato in diverse città, fra cui Bari, Reggio Calabria e Torino, intercettando complessivamente oltre 650 ragazzi e ragazze. A Milano, il progetto viene realizzato dal 2015 e negli ultimi tre anni ha coinvolto in totale 102 ragazzi e ragazze, di cui, oltre il 70%, al termine del percorso, ha trovato lavoro, cominciato un tirocinio, iniziato un corso di formazione o istruzione.