SCARSCIOTTI: «Le Amministrazioni pubbliche devono mettere a disposizione di tutti i partecipanti al bando i dati relativi al personale utilizzato nel contratto in corso di esecuzione, dal numero di occupati al monte ore, dalla qualifica ai livelli retribuitivi. Il bando di gara della Regione Puglia creerà una forte crisi occupazionale in un comparto già fortemente colpito dalla pandemia.».
di Redazione —
«Ci occupiamo di ristorazione da oltre 50 anni ed è la prima volta che in un bando pubblicato da un’Amministrazione pubblica sono omesse informazioni indispensabili per il corretto svolgimento della gara. Nel caso del bando per la ristorazione di degenti e pazienti degli ospedali pugliesi, la situazione è ancor più grave, perché le omissioni riguardano le clausole sociali e colpiscono direttamente le lavoratrici e i lavoratori», è l’allarme che lancia Carlo Scarsciotti, Presidente di ANGEM, Associazione Nazionale delle Aziende della Ristorazione Collettiva, commentando il bando indetto da InnovaPuglia, pubblicato sulla G.U. del 24 dicembre 2021, relativo al Servizio di ristorazione ai degenti, ai pazienti ricoverati presso i PP.OO. e le strutture sanitarie di tutte le Aziende Sanitarie/IRCCS/AUO della Regione Puglia (gara n. 8385040).
L’articolo 8 del disciplinare di gara e l’articolo 14.3. del capitolato tecnico, infatti, prevedono che, al fine di promuovere la stabilità occupazionale, l’aggiudicatario del contratto d’appalto sia tenuto ad assorbire nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dei fornitori uscenti, così come previsto dal Codice dei Contratti. A tal fine, si legge ancora nei documenti di gara, le Amministrazioni contraenti notificheranno al vincitore dell’appalto l’elenco del personale impiegato dal fornitore uscente prima dell’avvio del servizio.
«Quando si tratta di clausole sociali nelle procedure di gara relative a contratti di appalto ad alta densità di manodopera, come nel caso della ristorazione, le istruzioni operative fornite dall’ANAC alle stazioni appaltanti sono ben chiare, proprio nel rispetto del Codice dei Contratti.
Le Amministrazioni pubbliche devono mettere a disposizione di tutti i partecipanti al bando i dati relativi al personale utilizzato nel contratto in corso di esecuzione, dal numero di occupati al monte ore, dalla qualifica ai livelli retribuitivi.
Il bando di gara della Regione Puglia creerà una forte crisi occupazionale in un comparto già fortemente colpito dalla pandemia.
Lavoratrici e lavoratori del settore saranno certamente in esubero e gli operatori economici non sono stati messi nelle condizioni di potere redigere un piano di riassorbimento. Per questo chiediamo con urgenza al Presidente Emiliano di rivedere i criteri dell’appalto», conclude Carlo Scarsciotti, Presidente ANGEM.