Un video eccezionale conferma la presenza della lontra all’interno della zona umida protetta e consacra l’ottimo lavoro svolto finora per la tutela delle zone umide di Manfredonia.
di Redazione —
Pochi giorni fa le telecamere dell’Oasi Laguna del Re hanno trasmesso i fotogrammi dell’eccezionale ripresa di una lontra all’interno della zona umida protetta a conferma dell’importantissimo ruolo che svolge per la tutela di habitat e fauna selvatica.
La Lontra è una specie protetta rarissima tipica dei fiumi e delle zone umide. Nel 1986 dopo il censimento nazionale del WWF, i risultati furono sconfortanti, la lontra risultò quasi completamente scomparsa in Italia. In Puglia, le residue popolazioni si limitavano esclusivamente lungo i fiumi Ofanto e Fortore in poche aree.
Negli anni a seguire, dal 2000 in poi, grazie alla maggiore attenzione e protezione degli ambienti fluviali e alle zone umide, alla istituzione delle aree protette e alla Rete Natura 2000, la popolazione di lontre ha iniziato a riprendersi e, grazie al monitoraggio eseguito dal CSN si è potuta seguire la “ricolonizzazione”. Dall’Ofanto la specie ha ricolonizzato prima il torrente Carapelle, poi il Cervaro, giungendo fino alla foce e al complesso delle paludi sipontine, all’Oasi Lago Salso ed il torr. Candelaro, ma anche dal Fortore lungo i Torrenti Celone e Vulgano.
«Il resto è storia di oggi, con questo bellissimo video delle telecamere dell’Oasi, segnale chiaro dell’importanza strategica delle zone umide del Golfo di Manfredonia per la tutela della biodiversità su scala nazionale. Purtroppo, fra le minacce antropiche più gravi nei confronti di questa specie, ricordiamo la distruzione degli habitat che avvengono tutt’oggi nonostante le norme e le leggi, come recentemente accaduto in maggio 2021 all’Oasi Lago Salso e, segnaliamo senza dubbio, anche, l’impatto con gli autoveicoli e la conseguente frammentazione ambientale dovuto al fitto reticolo stradale. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i ritrovamenti di esemplari deceduti per gli impatti con autoveicoli», sottolineano dall’Oasi Laguna del Re, nata da un’idea del Centro Studi Naturalistici ONLUS, una zona umida costiera del Golfo di Manfredonia, ripristinata grazie ad un finanziamento dell’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE, il cui risultato è un lavoro corale di enti e associazioni, in primis la Regione Puglia e il Consorzio per la Bonifica della Capitanata che hanno sostenuto da subito e con tenacia il progetto.
«Recentemente è stato inaugurato il centro visite “Matteo Fusilli” grazie al sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Questo avvistamento è una grande conferma della sua presenza che gratifica il costante impegno di enti e delle associazioni ‘FareNatura’ e ‘DauniaTur’ che collaborano alla sua gestione e dei ragazzi del Servizio Civile Nazionale. Il CSN ha attualmente in corso progetti di monitoraggio della lontra e raccoglie le segnalazioni dai cittadini, dei Carabinieri forestali e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Foggia che, fra l’altro, monitora e analizza gli esemplari recuperati raccogliendo informazioni analitiche utili per la conservazione della specie (analisi genetiche, patologie etc.», concludono dall’Oasi.
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