DE LIETO: «Auspichiamo una presa di posizione netta delle Autorità, con interventi improcrastinabili per porre fine allo scempio, tramite inasprimento pene nei confronti dei responsabili.».
di Redazione —
«Ormai è diventata una moda da parte di taluni rapper riportare offese al personale della Polizia di Stato nei testi delle loro canzoni. L’ultimo caso ha superato ogni limite, nel video (rimosso da youtube n.d.r) riproducente la canzone compare più volte il cadavere di un poliziotto in divisa a testa in giù, tra l’altro, davanti a un minore, un’oscenità senza precedenti!
Il video è stato rimosso da alcuni social ed al riguardo il LI.SI.PO. si augura che sia stato rimosso anche da tutti restanti social della rete. Giova precisare che da molti anni si concede a chiunque di denigrare le istituzioni portanti del nostro Paese.
E’ diventato una moda offendere in tutti i modi la Polizia di Stato nel silenzio totale dei massimi vertici. Tutto ciò non è più tollerabile ed auspichiamo una presa di posizione netta delle Autorità, con interventi improcrastinabili, per porre fine allo scempio, tramite esemplare inasprimento di pene nei confronti degli “artisti” e di chiunque, a vario titolo, partecipi alla realizzazione, produzione e diffusione con ogni mezzo di comunicazione di filmati, rappresentazioni artistiche, canzoni, scritti, foto e immagini in cui si ravvisi offesa e istigazione all’odio ed alla violenza contro le Istituzioni a presidio della Repubblica Italiana. Gli uomini e le donne della Polizia di Stato tutti i giorni rischiano la vita per vigilare sull’incolumità di tutti i cittadini e meritano la dovuta attenzione delle Autorità preposte», ha detto Antonio de Lieto, Segretario Generale del LI.SI.PO., Libero Sindacato di Polizia, riguardo al video che riproduce una canzone dove, compare più volte il cadavere di un poliziotto in divisa a testa in giù, davanti a un minore.