CAPONE: «L’avvio della stagione estiva e la graduale riapertura delle attività impongono un’altrettanta celerità nel predisporre strumenti adeguati a sostegno di chi ha perso il lavoro e, al contempo, incentivi che consentano alle imprese di tornare ad assumere.».
di Redazione —
«Il blocco dei licenziamenti è un provvedimento di natura eccezionale, necessario per tutelare i lavoratori maggiormente colpiti dalla pandemia. Fatto salvo il carattere emergenziale di tale divieto, appare opportuno valutare una possibile estensione settore per settore, mi riferisco in particolare a comparti come il tessile che hanno risentito profondamente delle restrizioni imposte per fermare i contagi e che avranno maggiori difficoltà a risollevarsi dalla crisi economica.
Come sindacato UGL, auspichiamo l’apertura di un tavolo con il Governo per discutere degli interventi prioritari per il rilancio dell’occupazione a partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali, una misura non più rinviabile alla luce della cessazione della cassa integrazione Covid per l’industria dal primo luglio. Stiamo attraversando una fase cruciale che non possiamo permetterci di sottovalutare. L’avvio della stagione estiva e la graduale riapertura delle attività impongono un’altrettanta celerità nel predisporre strumenti adeguati a sostegno di chi ha perso il lavoro e, al contempo, incentivi che consentano alle imprese di tornare ad assumere», dice Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, Unione Generale del Lavoro, in merito alla possibilità di prorogare il blocco dei licenziamenti settore per settore.