La matematica è diventata una opinione. Questa la nuova trovata revisionista del movimento antirazzista americano che, volendo eliminare ogni possibile retaggio con la storia, ora punta a cancellare la «razzista e bianca matematica». I paradossi? Non solo la rivoluzione è profumatamente pagata con le donazioni del “bianco” Bill Gates, ma i bambini asiatici sono più molto più bravi dei bianchi nelle materie matematiche.
di Luca Volontè – “La nuova bussola quotidiana“
Si diffonde negli Usa la matematica anti razzista grazie al programma educativo Pathway e la sua attenzione all’insegnamento matematico anti razzista per gli alunni dagli 11 ai 13 anni. Si legge nella guida che “il percorso offre risorse che gli educatori possono utilizzare, mentre pianificano il loro curriculum, offrendo anche opportunità per una continua auto-riflessione, mentre cercano di sviluppare una pratica matematica anti-razzista”.
La prima guida, Dismantling Racism in Mathematics Instruction, chiede agli insegnanti di osservare come la matematica sia usata «per sostenere visioni capitaliste, imperialiste e razziste».
I fogli di lavoro inclusi nel toolkit chiedono agli insegnanti di creare una lista di qualità antirazziste da coltivare durante l’anno scolastico. A novembre di ogni anno, gli educatori devono riflette su come includono “autenticamente” le minoranze e gli studenti multilingue nelle lezioni di matematica.
A maggio, gli insegnanti valuteranno come «smantellare le strutture di potere in classe». Il percorso matematico si trova in 5 guide progettate per aiutare gli insegnanti di matematica della scuola media:
1. Smantellare il razzismo nell’istruzione della matematica;
2. Promuovere la comprensione profonda;
3. Creare le condizioni per prosperare;
4. Collegare le intersezioni critiche;
5. Sostenere una pratica equa.
I professori non dovranno correggere con la matita rossa gli errori, bensì onorare gli studenti che sbaglieranno nella risoluzione dei problemi, valorizzare anche i percorsi logici errati, identificare le «pratiche di supremazia bianca» all’interno delle classi, evitare di richiamare l’attenzione per ottenere le risposte “giuste” o richiedere agli studenti di mostrare il loro lavoro.
Gli errori non sono un problema, anzi non esistono, perché se esistesse l’errore esisterebbe anche la perfezione ed insieme il “paternalismo” degli insegnanti che dovrebbero correggere. Tutto abolito. Un modo semplice per eliminare la cultura della supremazia bianca, secondo le guide, è abolire l’ordine in classe (non far alzare le mani agli studenti per mostrare di conoscere le risposte) e spiegare la matematica attraverso narrazioni che includono “danza, musica, canzoni e altri modi culturali di comunicazione“.
L’approccio antirazzista all’educazione matematica potrebbe includere uno o tutti i suggerimenti suggeriti dal sito web per insegnanti dell’intero percorso scolastico americano K-12 (dai 5 ai 17 anni) : «La discussione della conoscenza matematica delle antiche civiltà al di fuori dell’Europa e dei contributi non europei alla conoscenza e alla scoperta della matematica; l’evitare gli stereotipi razziali quando si formano e si comunicano le aspettative sui risultati degli alunni in matematica; l’evitare stereotipi razziali o pregiudizi culturali nei materiali di classe, nei libri di testo, negli argomenti dei compiti e nelle domande d’esame».
L’insegnamento matematico anti-razzista non insegna innanzitutto la matematica ma vuole «correggere gli squilibri sui punteggi dei test e sui risultati degli esami in alcuni gruppi minoritari». A questo gap di conoscenza non si risponde con più lezioni, esercizi o compiti ma con più generici discorsi di odio contro la cultura (matematica) occidentale e bianca e col valorizzare ogni possibile strafalcione di calcolo.
3+3=6 come può esser razzista? Il nuovo dogma del politicamente corretto americano, che cancella tutto ciò che ritiene sbagliato, ora impone agli insegnanti di correggere gli squilibri, tra bravi e somari, e se molti bambini che appartengono alle minoranze nere ed ispaniche non raggiungono gli standars minimi di profitto in matematica, ha spiegato Libby Emmons del gruppo Post Milleninals durante una intervista su Fox news la scorsa settimana, «quegli standard devono essere cambiati».
Tutti più somari, tutti livellati verso il basso. Moltissimi distretti scolastici e Dipartimenti statali per l’istruzione negli USA hanno preso provvedimenti, sull’onda delle proteste antirazziste dello scorso anno, per introdurre in varie forme insegnamenti critici del razzismo nei curricula degli studenti di tutte le scuole.
Oregon, California, Nord Carolina hanno già introdotto nei curricula i nuovi insegnamenti antirazzisti, inclusa la matematica antirazzista e molti altri Stati, per lo più governati dai Democratici, si apprestano a farlo dal prossimo Settembre.
La matematica non può essere una opinione e la mancanza di lezioni e problemi matematici non aiuteranno nessuno a far fortuna nella vita reale. Il «revisionismo matematico» tra l’altro si scontra con i dati oggettivi delle ricerche sulla bravura studenti americani in matematica, i migliori dei quali sono quelli di origine asiatica (gialla) non di origine europea (bianca). Già ma cancellando la realtà, tutto vale.