CAPONE: «Allarma il rapporto dell’ISTAT, che nel quarto trimestre del 2020 rileva un calo del reddito disponibile delle famiglie italiane pari al -1,8% rispetto al trimestre precedente, dei consumi finali pari al – 2,5%, nonché, l’AUMENTO DELLA PRESSIONE FISCALE NEL QUARTO TRIMESTRE DELLO SCORSO ANNO PARI AL 52%, IL DATO PIÙ ALTO DAL 2014. Appare evidente l’impatto devastante della pandemia sul tessuto economico e sociale. Fondamentale, pertanto, la priorità agli aiuti a fondo perduto e riduzione tasse a lavoratori e imprese.».
di Redazione —
«Allarma il rapporto dell’ISTAT, che nel quarto trimestre del 2020 rileva un calo del reddito disponibile delle famiglie italiane pari al -1,8% rispetto al trimestre precedente. Al ribasso anche i dati relativi ai consumi finali che registrano una flessione pari al – 2,5%. Preoccupa, al tempo stesso, l’aumento della pressione fiscale nel quarto trimestre dello scorso anno pari al 52%, il dato più alto dal 2014. Appare evidente l’impatto devastante della pandemia sul tessuto economico e sociale nonché le gravi ripercussioni sul potere di acquisto dei lavoratori.
Fondamentali, pertanto, le risorse stanziate dal Governo con il DL ‘Sostegni’, tuttavia occorre aumentare i finanziamenti a fondo perduto per dare ossigeno a lavoratori e imprese. In tale prospettiva è prioritario avviare una seria e complessiva riforma in materia tributaria fondata sulla semplificazione e sulla riduzione delle tasse. Come UGL riteniamo indispensabili misure come la ‘Flat tax’ e il taglio del cuneo fiscale sul lavoro, per favorire una stabile e duratura ripresa economica, e, al contempo, salvaguardare i livelli occupazionali», dice Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, Unione Generale del Lavoro, in merito ai dati ISTAT, Istituto di Statistica Italiano, che così il fotografa il reddito delle famiglie, nel 4° trimestre del 2020, rispetto ai tre mesi precedenti, il reddito disponibile delle famiglie è sceso dell’1,8%, il potere d’acquisto del 2,1%, la spesa per consumi del 2,5% e dove «la pressione fiscale è stata pari al 52,0%, in crescita di 1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la riduzione delle entrate fiscali e contributive. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell‘1,8% rispetto al trimestre precedente, e i relativi consumi finali del 2,5%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 15,2%, in aumento di 0,5% rispetto al trimestre precedente. Il reddito disponibile delle famiglie ha segnato, dopo il recupero del terzo trimestre, un nuovo calo che si è tradotto in una riduzione del potere di acquisto. Il tasso di risparmio è nuovamente aumentato nel quarto trimestre, per la più accentuata contrazione della spesa per consumi finali delle famiglie.».