Mentre, ARERA comunica, un calo della bolletta del Gas del 13%, per il mese di febbraio 2023, le Associazioni dei Consumatori ribadiscono che «l’emergenza non è finita» e chiedono una proroga del taglio degli oneri di sistema, in scadenza al 31 marzo.
di Redazione —
Mentre, l’ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, nel ricordare che, come previsto dalla ‘Legge Bilancio’, per il 1° trimestre 2023 si siano già azzerati gli oneri generali di sistema per il gas e come sia confermata la componente negativa UG2 per i consumi gas fino a 5.000 smc/anno e la riduzione IVA sul gas al 5%, spiega come «La riduzione per il mese di febbraio, in termini di effetti finali, si avvicina a compensare gli alti livelli di prezzo raggiunti nell’ultimo anno con la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (marzo 2022-febbraio 2023) che risulta di circa 1666,23 euro, +16% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (marzo 2021- febbraio 2022)», secondo i calcoli del Codacons, «le nuove tariffe la bolletta media del gas sul mercato tutelato si attesterà sui 1.210 euro annui, con un risparmio di circa 181 € a famiglia rispetto alle tariffe in vigore a gennaio. Se si guarda al 2022, quando la bolletta media è stata pari a 1.866 € a nucleo familiare, la minore spesa per il gas sarà di circa 656 € a famiglia» e, come sottolinea il suo presidente, Carlo Rienzi: «Tuttavia, sulle bollette di luce e gas degli italiani incombe l’incognita degli oneri di sistema. Il prossimo 31 marzo, infatti, scadrà l’azzeramento degli oneri deciso dal Governo, una misura che se non sarà prorogata farà salire già da aprile le bollette degli italiani, vanificando i tagli delle tariffe dell’ultimo periodo.».
Analogo il parere dell’UNC, Unione Nazionale Consumatori, che chiede di «rinnovare tutti gli sconti in scadenza al 31 marzo, dall’azzeramento degli oneri di sistema all’IVA sul gas al 5%. Urge anche rinviare la fine del mercato tutelato della luce, che per i condomini e le associazioni, è prevista tra meno di 1 mese, il 1° aprile 2023, solo perché incomprensibilmente sono considerati microimprese» e, attraverso le parole del suo responsabile del settore energia, Marco Vignola, sottolinea: «le bollette sono ben lungi dall’essere tornate normali. Se per una famiglia tipo in tutela il -13% significa spendere 181 € in meno su base annua, la spesa totale nei prossimi dodici mesi, non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° febbraio 2023 al 31 gennaio 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti, resta alla cifra astronomica di 1.210 €, che sommati ai 1.434 della luce scattati a gennaio, determinano una stangata complessiva pari a 2.644 €.».
Anche Federconsumatori, richiama l’attenzione sulla questione degli oneri di sistema, chiedendo una proroga delle misure adottate e una riforma degli oneri di sistema e «un confronto sulla proroga del mercato tutelato: ribadiamo in tal senso la necessità di un ulteriore mantenimento almeno per tutto il 2024, ma chiediamo di avviare sin da ora una discussione tesa a definire un assetto stabile al sistema regolatorio del mercato, che metta in primo piano le tutele per i consumatori», sottolinea: «il calo comunicato da ARERA conferma un andamento positivo, che, come testimoniano i dati sull’inflazione, sta già riportando effetti positivi sulla determinazione dei prezzi. Tuttavia, prima di tirare un sospiro di sollievo è bene considerare che la spesa, oggi, si attesta ancora su livelli decisamente superiori rispetto ad un anno fa: ben +106 € annui.».
La riduzione del 13% delle tariffe del gas disposta da ARERA per il mese di febbraio è deludente per Assoutenti, che attraverso le parole del suo presidente, Furio Truzzi, sottolinea: «Ci aspettavamo senza dubbio un taglio più sostanzioso delle bollette in considerazione dei prezzi del gas sul mercato internazionale, che hanno registrato nell’ultimo mese un costante calo fino a scendere sotto i 50 € al megawattora. L’emergenza energia non è affatto terminata, e, rispetto allo stesso periodo del 2021, le tariffe del gas risultano, oggi, più care del 22,3%, equivalente ad una maggiore spesa annua pari a +221 € a famiglia. Il prossimo 31 marzo, inoltre, scadrà l’azzeramento degli oneri di sistema, misura, che, se non prorogata, determinerà, già da aprile, un aumento del 5%, per le bollette del gas e del 10,7%, per quelle della luce, pari al peso degli oneri sulle fatture energetiche degli italiani. Per questo chiediamo alla Premier Meloni di intervenire, prorogando il taglio degli oneri di sistema fino a che i prezzi dell’energia non torneranno ai livelli di inizio 2021.».