PAOLONI: «Chiesta l’archiviazione per i tre minorenni che offendono la Polizia sui social e fanno la pipì su un’auto dei Carabinieri: “solo una bravata”. Decisione avvilente, che lascia esterrefatti. Ci vogliono leggi chiare e severe sul reato di vilipendio.».
di Redazione —
«Tre minorenni offendono la Polizia sui social e fanno la pipì su un’auto dei Carabinieri: chiesta l’archiviazione, è “solo una bravata”. Da oggi i ragazzini si possono sentire liberi di offendere gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, come pure non è reato fare pipì su un’auto dei Carabinieri. Decisioni di questo tipo legittimano comportamenti incivili e in spregio alle istituzioni. La decisione della procura minorile di Bologna sostanzialmente rende inutili e sconfessa concetti come il “rispetto per il prossimo” o il “rispetto per le istituzioni”.
Concetti che dovrebbero essere inculcati dalle famiglie e insegnati nelle scuole, ma quando questi falliscono ci si aspetta che sia il sistema a censurare detti comportamenti. Una sentenza che legittimerà chi adotterà in futuro comportamenti del genere e che aumenta soprattutto il disagio di chi veste una divisa ogni giorno per servire il Paese, al fine di perseguire una pacifica convivenza civile e che per primo, a questo punto, non si sente adeguatamente tutelato», dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, Sindacato Autonomo di Polizia, in relazione alla richiesta di archiviazione per i ragazzini, che si sono resi colpevoli di un comportamento increscioso, come quello di fare pipì su una macchina dei Carabinieri, che non risulta essere penalmente rilevante.