di Redazione —
«La fase complessa che sta attraversando il Paese impone a tutti gli attori politici e sociali un rinnovato spirito di responsabilità e coesione. In tal senso, il caro bollette è la sfida prioritaria sulla quale il nuovo Governo deve concentrare risorse e interventi. Occorre mettere in campo le migliori competenze e una task force all’altezza per affrontare una tempesta perfetta che si sta abbattendo su lavoratori e imprese.
Urgono azioni immediate ed efficaci a livello europeo per fermare la speculazione e sterilizzare gli aumenti dei prezzi del gas e delle materie prime.
Il veto al “price cap” da parte di Paesi come Olanda e Germania non è accettabile e mette a rischio la stabilità economica dell’Ue.
È fondamentale, pertanto, adottare misure senza precedenti prevedendo un fondo comune per l’energia e nuovi investimenti per accompagnare il processo verso la transizione energetica. In quest’ottica il nostro Paese può e deve svolgere un ruolo di primo piano. Basti pensare al Mezzogiorno che mediante politiche infrastrutturali adeguate può aspirare a diventare un hub energetico per tutto il Sud Europa», ha detto Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, Unione Generale del Lavoro, in merito all’importanza di un intervento europeo per affrontare la crisi energetica.
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