L’appello, contenente una proroga per la fine del Mercato Tutelato dell’Energia, per microimprese e famiglie, lanciato dalla Confcommercio è stato condiviso dalle Associazioni dei Consumatori, che chiedono maggiori tutele per gli utenti.
di Redazione —
«Il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto del +78% rispetto a un anno fa… Il mercato tutelato offre maggiori garanzie su prezzi. Proprio in questo particolare momento di incertezza e di estrema volatilità dei prezzi dell’energia, non è opportuno rimuovere il servizio regolato di vendita dell’energia elettrica per una platea così ampia di imprese, che stanno già subendo rincari dei prezzi energetici a doppia cifra. Peraltro, la crisi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di decine di venditori sul mercato libero, che non saranno in grado nei prossimi mesi di continuare la loro attività, creando così ulteriore instabilità a danno dei consumatori finali», si legge in una nota della Confcommercio, che chiede una proroga del termine per il superamento del regime di tutela di prezzo per le microimprese, previsto per il 31 dicembre di quest’anno, nel suo appello.
Appello condiviso dall’UNC, Unione Nazionale Consumatori, che, nel chiedere l’intervento del Governo, attraverso le parole del suo presidente, Massimiliano Dona, sottolinea: «Il Governo intervenga immediatamente, per famiglie il confronto tra il mercato libero e il tutelato è ancora peggiore. Secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, per la luce si passa dal +57,3 del tutelato al +135,9 del libero, oltre il doppio. Insomma, va rinviata la fine del mercato tutelato, non solo per le microimprese, ma anche per le famiglie. Lo chiediamo da tempo. Sarebbe un suicidio eliminare il tutelato in questo momento di prezzi folli. La fine del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023 va, come minimo, allineata a quella della luce, programmata invece per il 10 gennaio 2024.».
Analogo il parere dell’ADOC, Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, che condividendo la richiesta di proroga, che riguarda il mercato tutelato, gas ed elettricità, sia per le utenze domestiche che quelle delle micro imprese, afferma: «Per fronteggiare la crisi energetica e contrastare la povertà, come ADOC, ci siamo battuti per conservare il mercato tutelato e ci auguriamo che ci sia un ripensamento radicale sulla sua abolizione. Abbiamo richiamato l’attenzione sulle segnalazioni che ci pervengono dai consumatori: bloccare i distacchi per morosità incolpevole, impedire nel mercato libero la rescissione dei contratti a prezzi bloccati, favorire la rateizzazione senza interessi.».
Il Codacons, nel ribadire che «la fine del mercato tutelato dell’energia va abolita definitivamente», spiega: «La fine del mercato tutelato del gas è prevista per il 1° gennaio 2023 mentre quella dell’elettricità scatterà il 10 gennaio 2024. Un cambiamento che getterà nel panico milioni di famiglie e che avrà pesanti ripercussioni sulla spesa degli utenti per luce e gas. Come evidenziato dalla stessa ARERA, per l’elettricità solo l’8,85% delle offerte a disposizione sul mercato libero sono risultate più convenienti rispetto al regime di maggior tutela, percentuale che sale al 14,58% delle offerte per il gas e chi, oggi, dispone di contratti a prezzi bloccati sul mercato libero avviati prima dello scoppio dell’emergenza energetica, alla imminente scadenza delle offerte subirà rincari astronomici delle tariffe. Per evitare il caos e offrire maggiori garanzie a cittadini e imprese, il nuovo Governo dovrà necessariamente bloccare la fine del mercato tutelato dell’energia, misura su cui la stessa ARERA ha espresso nei giorni scorsi forti perplessità.».