Secondo le rilevazioni EURISPES, mutuo, affitto, spese mediche e utenze domestiche costituiscono le principali difficoltà per i cittadini ed il 53,4% degli intervistati è convinto che la situazione sia destinata a peggiorare nei prossimi 12 mesi.
di Redazione —
Secondo gli ultimi dati dell’EURISPES, 8 italiani su 10, cioè il 79,5%, avvertono un peggioramento dell’economia nazionale negli ultimi 12 mesi, mentre, il 53,4% afferma di essere convinto che la situazione sia destinata a peggiorare nei prossimi 12 mesi, con un 11,6% che ritiene rimasta stabile la situazione e solo il 3,8% indica un leggero miglioramento. Inoltre, nel 42,4% dei casi, i cittadini dichiarano che la propria situazione economica negli ultimi dodici mesi è rimasta invariata.
Secondo EURISPES, rispetto al passato, sono diminuite le famiglie che devono utilizzare i risparmi per arrivare a fine mese, passate dal 37,1% al 47,7% dello scorso anno. Sono aumentate, invece, quelle che dichiarano di arrivare senza grandi difficoltà a fine mese (44,3%) e di riuscire a risparmiare (27,6%). Un segnale positivo che si scontra, tuttavia, con la tendenza opposta per quanto riguarda mutuo e affitto. Aumenta, infatti, il numero di coloro che hanno difficoltà a pagare la rata del mutuo (38,2%) e l’affitto (47,7%). Aumentano anche le percentuali delle persone che fanno fatica a pagare le spese mediche +1,8%, (24,1% dello scorso anno) e a pagare le utenze domestiche +1,1% (su 27% dello scorso anno).
Il 28,5% dei cittadini afferma di aver fatto ricorso al sostegno economico della famiglia di origine, ma solo il 14,8% ha chiesto aiuto ad amici, colleghi o altri parenti. Il 15,1% ha fatto richiesta di un prestito bancario e quasi il doppio, il 28,7%, ha effettuato acquisti rateizzando il pagamento.
Circa un decimo del campione ha messo in atto i seguenti comportamenti: chiedere soldi in prestito a privati (non amici/parenti) non potendo accedere a prestiti bancari (9,4%); tornare a vivere nella casa della famiglia d’origine o dai suoceri (10%); vendere/perdere dei beni (11,4%); ritardi nel saldo del conto presso commercianti/artigiani (11,8%). Tanti gli intervistati che hanno pagato le bollette con forte ritardo (22,4%) e che si sono ritrovati in arretrato con le rate del condominio (18%).
Per quanto riguarda particolari situazioni lavorative, sono molto simili tra loro le percentuali di quanti hanno accettato di lavorare senza contratto (15,4%) e hanno svolto più di un lavoro contemporaneamente (15,1%).