NARDINO: «La Gentilezza nasce da un qualcosa che è naturale in noi, così come affermato da Dante, coincide con un vivo senso del destino e, dobbiamo sostenerla e alimentarla sempre…».
di Redazione —
«Nel XXVI capitolo della “Vita Nova” così scriveva Dante: “Tanto gentile e tanto onesta pare…”. Frase e pensiero, del Sommo Poeta, che riportano al valore della Gentilezza, fin dai tempi più remoti. La Gentilezza nasce da un qualcosa che è naturale in noi, così come affermato da Dante, coincide con un vivo senso del destino e, dobbiamo sostenerla e alimentarla sempre, per evitare che diminuisca fino a scomparire. Se il destino fa un segno affiora la Gentilezza in chi la possiede. Nella sua frase “Tanto gentile e tanto onesta pare…” la Gentilezza é nobiltà d’animo, una virtù spirituale o morale che ingloba tutte le altre: la modestia, la magnanimità, la dolcezza. Concludo dicendo che l’amore abita nella Gentilezza e che la Gentilezza é amore», ha detto l’Insegnante della Gentilezza, Nardino Adele Incoronata, dell’Istituto Comprensivo “Torelli-Fioritti” di Apricena (Fg), durante il suo intervento radiofonico a Spazio Costruiamo Gentilezza, promosso dall’Associazione Cor et Amor, ospite, con presidente Luca Nardi, della speaker Alessandra Militello, in occasione del Dantedì, lo scorso 25 Marzo 2021, che ricorda i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.