Annunciata la richiesta di un OdG, per la prossima seduta di Consiglio regionale pugliese, utile ad una discussione sulle azioni da intraprendere per arginare, immediatamente, il problema cinghiali ed evitare che, questi animali selvatici, continuino a devastare le campagne pugliesi, oltre, a causare gravi incidenti stradali e problemi di sanità pubblica, adottando, il prima possibile misure di contenimento delle nascite dei cinghiali e allo stesso tempo prevedere la caccia di selezione, nel rispetto dell’equilibrio tra agricoltura, ambiente e natura.
di Redazione —
«La manifestazione della Coldiretti sull’invasione dei cinghiali nelle campagne e nelle città è la prova della sconfitta della politica che non decide. Il problema cinghiali non è di oggi, ma già nella passata legislatura con alcuni sindaci e molti agricoltori avviammo un percorso con l’allora assessore per contenere soprattutto la riproduzione degli animali, ma incontri e parole rimasero solo lettera morta.
Oggi i cinghiali non sono solo un problema per gli agricoltori che vedono devastati i loro campi, ma di salute pubblica perché ormai, in cerca di cibo, scorrazzano nelle periferie dei paesi o sulle spiagge fra i bagnanti, ma sono un problema anche di ordine pubblico per gli incidenti stradali che provocano e per il pericolo che rappresentano per le persone che li incrociano per le strade cittadine.
La politica non decide, perché, specie nell’eterna campagna elettorale di Michele Emiliano, si deve strizzare l’occhio a quei pseudo ambientalisti per cui i cinghiali non devono essere abbattuti. Ora basta, però, questo è il momento delle decisioni che possono già essere prese anche in base alle norme vigenti regionali, consentendo l’abbattimento attraverso l’attività di ‘selecontrollo’ in alcuni periodi dell’anno.
Dobbiamo agire in modo definitivo, risolvendo il problema all’agricoltore e non promettendogli sempre qualche elemosina d’indennizzo che richiede, peraltro, pratiche burocratiche e legali che scoraggiano pure queste azioni.
Nei prossimi giorni la Giunta deve deliberare senza se e senza ma un Piano di abbattimento. Deve fare una scelta CORAGGIOSA, perché oggi di questo c’è bisogno. Chi non ha il coraggio neppure di pronunciare la parola ABBATTIMENTO in Giunta vuol dire che non ha nessuna volontà di risolvere il problema.
‘Fratelli d’Italia’ ci mette la faccia perché si faccia chiarezza affinché gli agricoltori possano tornare a occuparsi solo dei loro campi, senza dover passare le giornate a manifestare nelle piazze per chiedere cose sacrosante», queste le parole Francesco Ventola, Consigliere di Fratelli d’Italia, che ha partecipato alla manifestazione tenuta oggi, 8 luglio 2021, della Coldiretti a Bari, a cui hanno fatto eco quelle dei consiglieri della Lega in consiglio regionale pugliese, Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi e Joseph Splendido che in una nota, a firma congiunta, hanno sottolineato: «La mancanza di misure di contenimento delle nascite, e l’assenza della caccia di selezione hanno determinato una crescita esponenziale dei cinghiali negli ultimi anni.
Gli agricoltori e gli allevatori si trovano, senza poter contare su adeguati indennizzi, costretti a subire quotidianamente danneggiamenti alle colture e agli allevamenti zootecnici.
In Puglia chi risarcisce i danni subiti?
Cosa sta facendo la Giunta Regionale in merito? Poco e sempre in ritardo!
Per questo motivo, su questo urgente tema presenteremo un OdG per la prossima seduta di Consiglio Regionale.
È indispensabile agire immediatamente per evitare che questi animali selvatici continuino a devastare le campagne pugliesi, oltre a causare gravi incidenti stradali e problemi di sanità pubblica.
Occorre adottare il prima possibile misure di contenimento delle nascite dei cinghiali e allo stesso tempo prevedere la caccia di selezione, nel rispetto dell’equilibrio tra agricoltura, ambiente e natura.
È necessario prevedere contributi per l’acquisto di sistemi di prevenzione in modo che gli agricoltori possano proteggere i frutti del loro duro lavoro.
In ultimo, la questione principale: è la Regione Puglia che deve riconoscere il danno subito dagli agricoltori ed allevatori, fuori dalle aree protette, superando l’ottica di indennizzo per passare a quella di risarcimento.
In altre Regioni italiane si sta già agendo.
Come ‘Lega Puglia’, siamo vicini a tutti gli agricoltori e gli allevatori pugliesi, e non daremo tregua al presidente Emiliano e al suo assessore all’Agricoltura Pentassuglia, affinchè, siano presi, senza ulteriori ritardi, tutti i provvedimenti necessari in materia, tenendo nella giusta considerazione le richieste e proposte che giungono dagli addetti del settore.».