Giovedì 10 giugno 2021, alle ore 10:00, verrà inaugurato ufficialmente il bene confiscato alla mafia ed intitolato a Michele Cianci, vittima innocente di mafia.
di Redazione —
La manifestazione di inaugurazione si terrà sul terreno, di circa 7 ettari con retrostante casetta colonica siti a Cerignola, in contrada San Giovanni in Zezza, inserito tra i beni acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune di Cerignola provenienti da atti di confisca alla criminalità organizzata, gestito dall’ATS, Associazione Temporanea di Scopo, denominata “Le terre di Peppino Di Vittorio” costituita dalla cooperativa sociale Altereco di Cerignola, in qualità di ente capofila, e dalla cooperativa sociale Medtraining di Foggia e dal CSV, Centro di Servizio al Volontariato, di Foggia.
La manifestazione, che coinvolgerà istituzioni pubbliche, associazioni e cooperative del territorio, è un’occasione per far conoscere le attività, i progetti futuri, gli inserimenti lavorativi resi possibili grazie all’attuazione della Legge 109/96, per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie, e per ribadire, come sottolineano le associazioni, che: «su quel terreno la mafia ha perso, che è possibile trasformare un luogo simbolo del potere mafioso in avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo. Uno sviluppo che passa tra vigneti, ulivi, alberi e terra da coltivare.».
Il bene sottratto alla mafia è intitolato a Michele Cianci, ucciso a Cerignola il 2 dicembre del 1991 per essersi opposto ad un tentativo di furto nel suo negozio. Il nome del giovane commerciante, che all’epoca dei fatti aveva solo 43 anni, fa parte del lungo elenco delle vittime innocente di mafia.
«La scelta di intitolare il bene confiscato alla mafia a Michele Cianci nasce dalla voglia e dalla necessità di fare memoria, di tenere vivo il suo sacrificio, di far conoscere la sua storia ed il suo nome alle nuove generazioni e a tutta la comunità locale», sottolineano le Associazioni in occasione dell’inaugurazione ufficiale e della intitolazione del bene, a cui parteciperanno la sorella di Michele, Angela Cianci, che porterà la sua testimonianza, il direttore della Caritas Diocesana Cerignola-Ascoli Satriano, don Pasquale Cotugno e Adriana Sabato, Commissario Straordinario del Comune di Cerignola, nonché, i rappresentanti dell’ATS che gestisce il terreno concesso gratuitamente dalla Commissione Straordinaria del Comune di Cerignola nell’ambito del progetto denominato “La strada. C’è solo la strada su cui puoi contare”, vincitore dell’avviso della Regione Puglia “Cantieri innovativi di Antimafia Sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano“.
Nel corso della manifestazione, che si svolgerà nel rispetto delle norme anti-covid, sarà possibile visitare gli spazi del bene e si parteciperà alla piantumazione di alberello, il cui messaggio, come dicono gli organizzatori sarà l’augurio di «una nuova ripartenza del terreno che ha l’obiettivo di promuovere attività di agricoltura sociale ed inserimento lavorativo di persone in condizioni di fragilità sociale. Una sfida ambiziosa, che si pone la finalità di contribuire a realizzare prodotti etici, di qualità e “liberati” dalla mafia nel pieno rispetto della filiera agroalimentare.».