La FISH, Federazione italiana per il superamento dell’handicap, lancia l’allarme: «il caro energia inciderà in maniera significativa anche sulla bolletta di luce e gas delle persone con disabilità, in particolare su quelle che sono costrette ad utilizzare macchinari medicali… È palese che l’attuale situazione stia causando un ulteriore impoverimento di tali persone e delle loro famiglie, ciò è del tutto inaccettabile.».
di Redazione —
Il caro energia, che, alimenta e accelera situazioni di difficoltà e di povertà, porta con se una previsione di povertà energetica, pari a circa 9.000.000 di italiani, ha un impatto pesante sulle famiglie, sull’economia, sulle associazioni del Terzo Settore, tanto che «se è vero che numerose Associazioni impegnate su temi diversi rischieranno di chiudere definitivamente i battenti nel giro di pochi mesi.
Tra esse anche molte sedi territoriali delle Associazioni aderenti alla Fish impegnate sul fronte dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie», denuncia la FISH, Federazione italiana per il superamento dell’handicap, che, nell’accende i riflettori sulle ripercussioni del caro energia sulle famiglie con persone disabili, lancia l’allarme: «L’aumento dei costi delle bollette di luce e gas inciderà in modo pesante sulle tasche delle persone con disabilità, in particolare per chi è costretto a usare macchinari medicali» e, attraverso le parole del suo presidente, Vincenzo Falabella, ha chiesto «un intervento urgente di supporto al Governo uscente, per quelle che saranno ancora le sue competenze, nonché al Governo che emergerà dalle prossime elezioni, per evitare il rischio che tantissime persone con disabilità e le loro famiglie restino senza rappresentanza, in un quadro per loro già molto complicato, dopo due anni e mezzo di pandemia e le conseguenze che essa ha comportato.
Fatto non certo trascurabile è che il caro energia inciderà in maniera significativa anche sulla bolletta di luce e gas delle persone con disabilità, pensando in particolare a quelle che sono costrette ad utilizzare macchinari medicali. C’è un ulteriore importante elemento di cui tenere conto: sin troppo spesso, siamo costretti a sottolineare, come la disabilità sia purtroppo un “acceleratore di povertà” per le famiglie che vi convivono, pertanto, è palese che l’attuale situazione stia causando un ulteriore impoverimento di tali persone e delle loro famiglie, ciò è del tutto inaccettabile.».