TRUZZI: «Gli aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio hanno comportato un aumento dei costi, in capo a imprese, attività ed esercizi commerciali, che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio e che potrebbero determinare di questo passo una maxi-stangata da 38.500.000.000 di € sulle tasche delle famiglie. Con l’attuale livello dei prezzi ogni singola famiglia, a parità di consumi annui, deve mettere in conto una maggiore spesa di circa +1.480 €.».
di Redazione —
Uno studio, realizzato da ASSOUTENTI, sulla base dei dati ISTAT relativi all’inflazione di gennaio, ha calcolato le ripercussioni dei rincari sui consumatori, ha rivelato come il caro-bollette fa lievitare i listini al dettaglio, con una moltitudine di prodotti che a gennaio hanno risentito dei rincari di luce e gas, registrando aumenti in alcuni casi anche a due cifre.
Secondo quanto emerso dallo studio, sono numerosi i comparti che nell’ultimo periodo hanno visto salire vertiginosamente i listini al pubblico: dagli alimentari ai fiori, passando per mobili, apparecchi per la casa, trasporti, ristoranti, viaggi e strutture ricettive, come spiga il Presidente di ASSOUTENTI, spiega il presidente Furio Truzzi, sottolineando: «Questo perché gli aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio hanno comportato un aumento dei costi in capo a imprese, attività ed esercizi commerciali, costi che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio e che potrebbero determinare di questo passo una maxi-stangata da 38.500.000.000 di € sulle tasche delle famiglie. Con l’attuale livello dei prezzi ogni singola famiglia, a parità di consumi annui, deve mettere in conto una maggiore spesa di circa +1.480 €.».
Tra i prodotti alimentari di largo consumo, ad esempio, il pane ha subito a gennaio un incremento del +3,9% rispetto allo scorso anno, che per la famiglia “tipo” equivale ad un maggior esborso da +35,8 € annui.
Il prezzo della pasta sale in media del +10%, mentre per i frutti di mare occorre spendere l’8,4% in più rispetto a gennaio 2021. La verdura costa addirittura il +13,5% in più, quasi 60 € in più a famiglia, ma ad aumentare sono anche i prezzi di acqua minerale (+3%), gelati (+4%) e succhi di frutta (+4,8%).
Escludendo i costi di riscaldamento ed elettricità, anche le altre voci che interessano la casa subiscono rialzi: i mobili costano il 4% in più, gli apparecchi domestici il 5,1% in più, mentre quelli per il riscaldamento e i condizionatori d’aria volano al +16,2%. Dall’elenco dei rincari non si salvano nemmeno piante e fiori (+4,5%).
Un vero salasso, poi, andare in villeggiatura: i pacchetti vacanza nazionali rincarano del 16%, gli alberghi dell’11,6%, mentre le tariffe dei traghetti salgono del +8,6%. Per le consumazioni al ristorante o al bar una famiglia deve mettere oggi in conto una maggiore spesa da +35,6 €, a causa dei ritocchi all’insù dei listini che stanno interessando il comparto della ristorazione.