Le Associazioni dei Consumatori si dicono convinte che “gli aumenti avranno effetti sull’inflazione e sui prezzi al dettaglio”, commentando l’ultima rivelazione del MISE, che fissa il prezzo medio della benzina in 1,749 €/l e quello del gasolio in 1,613 €/l.

di Redazione —

Altra settimana di passione questa appena trascorsa, per i carburanti, soprattutto nel weekend di Ognissanti, che ha visto, come le settimane precedenti, registrare ancora aumenti, tanto che il MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, ha fissato questi pari a 1.749 €/l il prezzo medio della benzina ed il gasolio raggiungere quota 1.613 €/l.

«Durante il Ponte dell’1 novembre si è registrata una raffica di rincari su tutta la rete, aumenti che avranno effetti pesanti non solo sui costi di rifornimento, ma anche sull’inflazione e sui prezzi di una moltitudine di prodotti, con danni per le tasche delle famiglie», sono le parole di Carlo Rienzi, presidente del Codacons, a commento degli ultimi aumenti, a cui hanno fatto eco quelle di Massimiliano Dona, presidente dell’UNC, Unione Nazionale Consumatori, che così ha precisato: «si tratta di una speculazione bella e buona se si considera il rialzo che c’è già stato nel mese di ottobre.

In appena 4 settimane un pieno di benzina da 50 litri costa 3,12 € in più, uno di gasolio 3,82 € in più. Dall’inizio dell’anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, un pieno da 50 litri costa 15,39 € in più per la benzina e 14,70 in più per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 21,3% e 22,3%. Su base annua è pari a un rincaro ad autovettura pari a 369 € all’anno per la benzina e 353 € per il gasolio. In un anno esatto, dalla rilevazione del 2 novembre 2020, quando la benzina era pari a 1.384 €/l e il gasolio a 1.255 €/l, un pieno da 50 litri costa 18,27 € in più per la benzina e 17,92 € in più per il gasolio, con un’impennata, rispettivamente, del 26,4% e del 28,6%. Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 438 € all’anno per la benzina e a 430 € per il gasolio.».

La crescita dei prezzi dei carburanti, secondo Assoutenti, rischia di determinare una “gelata” sui consumi di Natale, portando le famiglie a tagliare le spese in occasione delle prossime festività., come spiega il suo presidente Furio Truzzi: «Siamo in presenza di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico. Oltre ad aggravare la spesa degli italiani per i rifornimenti, il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione. Il potere d’acquisto dei cittadini subirà un duro contraccolpo e le conseguenze si faranno sentire direttamente sui consumi di Natale.». Quindi, chiede di intervenire sulla tassazione che vige sui carburanti tagliando IVA e accise, in modo da contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese.

333.3446246 Nicola – Torremaggiore — 347.5270649 Piero – San Severo
Ufficio: Via Troia, 32 – San Severo
error: Content is protected !!