Assoutenti e Codacons intervengono nuovamente denunciando rincari senza sosta per i carburanti, che stanno avendo effetti diretti sui prezzi al dettaglio, con incrementi dei listini in tutti i settori e che rappresentano una emergenza contro la quale il Governo deve intervenire con urgenza, adottando misure concrete per salvaguardare i bilanci di famiglie e imprese.

di Redazione —

Commentando i nuovi dati settimanali diffusi dal MITE, Ministero di Transizione Ecologica, le Associazioni dei consumatori ASSOUTENTI e CODACONS, hanno lanciato l’allarme aumenti, denunciando: «il prezzo della benzina alla pompa supera abbondantemente quota 1,8 € al litro in tutta Italia e in molti distributori la ‘verde’ viene già venduta in modalità servito a oltre 2 € al litro, determinando una stangata da +400 € annui a famiglia.».

Le associazioni, dunque, lanciano l’allarme sui rincari senza sosta sui carburanti, richiamando l’attenzione sugli effetti negativi a carico dei consumatori, che si trovano ad affrontare costi sempre più elevati, come sottolinea Furio Truzzi, presidente di ASSOUTENTI: «Di fronte all’escalation dei listini dei carburanti che portano un pieno a costare oggi oltre 16 € in più, rispetto allo scorso anno, il Governo non ha ancora adottato alcuna misura e ci chiediamo cosa aspetti ad intervenire. I rialzi di benzina e gasolio non solo aggravano la spesa per i rifornimenti, ma determinano preoccupanti rincari generalizzati dei prezzi al dettaglio, impoverendo le famiglie e incrementando i costi in capo alle imprese. Per questo rivolgiamo un appello al Premier Draghi, affinché convochi le associazioni dei consumatori allo scopo di studiare le misure più efficaci da adottare per contrastare la crescita senza sosta dei listini, che rischia di avere effetti devastanti sulla ripresa economica del paese.».

Analogo il parere del CODACONS, che attraverso le parole del suo Presidente, Carlo Rienzi, denuncia: «Oggi la benzina costa il 22,3% in più rispetto ad un anno fa, mentre per il gasolio si spende il 24,3% in più. Per le tasche dei consumatori si tratta di un rincaro da +16,5 € a pieno, che determina una stangata annua da quasi +400 € a famiglia, precisamente +397 €, solo per i maggiori costi di rifornimento.
Rincari senza sosta quelli dei carburanti che stanno avendo effetti diretti sui prezzi al dettaglio, con incrementi dei listini in tutti i settori, e che rappresentano una emergenza contro la quale il Governo deve intervenire con urgenza, adottando misure concrete per salvaguardare i bilanci di famiglie e imprese
.».

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