BELLOMO: «Sia ben chiaro, la cosa mi riempie di letizia, ma se ora il presidente avverte il dovere, spendendo più di 80.000 euro di denaro pubblico, di capire, con il contributo tecnico di due magistrati del TAR Lazio, uno della Corte dei conti di Milano e due professori dell’Università di Bari, se l’impatto della norma è dannoso, uguale o peggiorativo rispetto allo status quo, questo vuol dire che sta sconfessando il sé stesso…».
di Redazione —
«Emiliano contraddice sé stesso. Non si può commentare diversamente la delibera della Giunta regionale pugliese con la quale il Governatore ha istituito il “Gruppo di studio dell’autonomia differenziata ex art. 116, comma 3, della Costituzione”.
Sia ben chiaro, la cosa mi riempie di letizia, ma se ora il presidente avverte il dovere, spendendo più di 80.000 euro di denaro pubblico, di capire, con il contributo tecnico di due magistrati del TAR Lazio, uno della Corte dei conti di Milano e due professori dell’Università di Bari, se l’impatto della norma è dannoso, uguale o peggiorativo rispetto allo status quo, questo vuol dire che sta sconfessando il sé stesso che, senza dubbio alcuno, criticava l’autonomia in modo preconcetto e con l’uso di slogan dal sapore elettorale. Per carità, ogni rinsavimento e ogni indebolimento di pericolose certezze granitiche va sempre salutato con favore.
Tuttavia, mi pare di poter dire che per dare maggior valore alla decisione di un simile organismo, il Governatore avrebbe dovuto prevedere nel gruppo di studio anche qualche professionista indicato dalla minoranza. Questo, però, mi rendo conto, significava chiedergli davvero troppo. L’Emiliano finto-democratico non darebbe mai torto all’Emiliano integralista», ha dichiarato Davide Bellomo, deputato della Lega, componente della Commissione Giustizia della Camera, riguardo l’istituzione del “Gruppo di studio dell’autonomia differenziata ex art. 116, comma 3, della Costituzione” in seno alla Regione Puglia.