NOURY: «A una chiusura di legislatura timida sui diritti umani sta seguendo una campagna elettorale in cui questi sono pressoché assenti, salvo quando sollevare una questione sia funzionale a una narrazione negativa e demonizzante.».
di Redazione —
Amnesty International Italia, l’Associazione internazionale per i diritti umani, che per le elezioni politiche del 25 settembre ha attivato il “Barometro dell’odio” utile a monitorare i post Facebook e i tweet pubblicati da una rosa di candidati, a partire dal 22 agosto, i cui risultati completi, verranno raccolti in un report finale, denuncia: «i diritti umani in questa campagna elettorale sono assenti, salve le occasioni in cui possono essere utilizzati per narrazioni negative. Rare, seppur presenti, le eccezioni a questa tendenza.».
«Dall’immigrazione al contrasto alla discriminazione nei confronti della comunità Lgbtqia+, passando per lo ius scholae, di diritti umani non si parla quasi mai. I candidati e le candidate al Parlamento italiano non parlano quasi mai e quando lo fanno è, soprattutto, per esprimere posizioni di chiusura o negazione», dice Amnesty International Italia, che attraverso le parole del suo portavoce, Riccardo Noury, spiega: «A una chiusura di legislatura timida sui diritti umani sta seguendo una campagna elettorale in cui questi sono pressoché assenti, salvo quando sollevare una questione sia funzionale a una narrazione negativa e demonizzante. Di narrazioni positive sui diritti avvertiamo una profonda mancanza e ne siamo preoccupati.».