CAROPPO: «L’ipotesi di inserire un corridoio trasversale che colleghi Ancona o Pescara a Civitavecchia renderebbe del tutto inverosimile il prolungamento del corridoio Adriatico fino a Bari… Per il Salento, l’unica possibilità realistica e concreta di agganciarsi all’alta velocità passa piuttosto dal prolungamento sino a Lecce della Napoli-Bari (corridoio Scandinavo-Mediterraneo) che è già programmata.».
di Redazione —
«Avere studi preliminari e ipotesi di intervento per l’alta velocità Bologna-Lecce è certamente un’ottima cosa, il problema, però, è che nel frattempo la programmazione dell’alta velocità da Bari a Lecce rischia di restare un’utopia. Invece è proprio sul tratto Bari-Lecce che occorre concentrarsi. Infatti, è in corso e, pure in fase avanzata, il procedimento di revisione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) dentro il quale si sta facendo largo l’ipotesi di inserire un corridoio trasversale che colleghi Ancona o Pescara a Civitavecchia: è evidente che ciò, soddisfacendo le richieste di collegamento delle regioni del medio adriatico, renderebbe del tutto inverosimile il prolungamento del corridoio Adriatico fino a Bari.
Senza contare che, appunto, il corridoio adriatico con la previsione dell’alta velocità si fermerebbe a Bari e non arriverebbe comunque a Brindisi e a Lecce.
Per il Salento, l’unica possibilità realistica e concreta di agganciarsi all’alta velocità passa piuttosto dal prolungamento sino a Lecce della Napoli-Bari (corridoio Scandinavo-Mediterraneo) che è già programmata. Cioè, da lì è certo che l’alta velocità arriverà a Bari. Allora, se si vuole davvero farla arrivare fino a Lecce occorre concentrare gli sforzi sul prolungamento del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, e farlo oggi, mentre si sta lavorando all’aggiornamento della rete TEN-T. Domani sarà troppo tardi e pure gli studi di fattibilità dovranno attendere altri decenni», è quanto chiede con forza l’europarlamentare, Andrea Caroppo, del PPE, eletto nella circoscrizione Sud.