DEL CORE: «Oggi è arrivata una revisione che rispetta le nostre istanze. Questo è sicuramente un importante risultato sindacale di Confagricoltura. Della misura beneficeranno molte aziende agricole della provincia di Bari-Bat dove sono presenti imprese strutturate, di importanti estensioni, la cui attività è rivolta al mercato.».
di Redazione —
Franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 € e riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 €. E’ quanto dovrebbe prevedere l’emendamento a cui sta lavorando il governo per gli agricoltori e che sembra essere in dirittura d’arrivo. Una norma che riguarderebbe solo gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice. Nelle scorse ore il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice ministro Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, hanno predisposto un emendamento governativo sulla problematica dell’Irpef che sarà votato, all’interno del decreto Milleproroghe, giovedì prossimo.
«In occasione della ‘Fruit Logistica’ di Berlino, dove ho incontrato diversi imprenditori del settore ortofrutticolo, uno dei cuori pulsanti dell’agricoltura della nostra provincia, ho riscontrato grande sensibilità al tema della competitività e della riduzione della pressione fiscale», ha detto Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari-Bat, sottolineando: «Siamo un’Associazione di Imprenditori agricoli: rappresentiamo le esigenze e le necessità dei nostri soci. Motivo per cui, in relazione all’esenzione Irpef, avevamo chiesto di più al tavolo con il Governo venerdì scorso. Oggi è arrivata una revisione che rispetta le nostre istanze. Questo è sicuramente un importante risultato sindacale di Confagricoltura.».
«Della misura beneficeranno molte aziende agricole della provincia di Bari-Bat dove sono presenti imprese strutturate, di importanti estensioni, la cui attività è rivolta al mercato», spiega Massimiliano Del Core, concludendo: «Anche per questo tipo di imprese abbiamo lavorato insieme alla nostra filiera istituzionale nazionale, affinché il governo accogliesse le proposte di Confagricoltura e garantisse la maggiore ampiezza possibile alla previsione di esenzione.».