ASPMI: «Il cedolino stipendiale del mese di marzo contiene già le prime trattenute in busta paga per quei tesserati che hanno aderito ai sindacati, prontamente inviate ai centri unici stipendiali per gli addebiti. ASPMI, invece, resta in attesa di una risposta da parte del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, utile a chiarire, una volta per tutte, quali siano le voci stipendiali sulle quali operare il calcolo della quota sindacale e continuerà a fornire gratuitamente i servizi ai suoi tesserati…».

di Redazione —

«Abbiamo sempre sostenuto, e portiamo avanti la nostra idea con convinzione, che il pagamento della quota sindacale debba essere di minimo importo, così da risultare accessibile al personale.
Lo scopo è semplice: consentire a TUTTI i militari, indipendentemente dal salario che percepiscono, di avere una tutela ed un’assistenza sindacale senza impiegare cifre che potrebbero ricadere negativamente sulla busta paga mensile. In soldoni: iscriversi ad un sindacato militare non deve rappresentare un lusso, ma un diritto che passa, in primis, per un costo tessera minimo.

Fermo restando ciò, questa sigla sindacale ha indicato a NoiPa le voci da prendere a riferimento per calcolare il contributo utile a poter procedere alla registrazione delle deleghe che il personale militare ha siglato con ASPMI.
Purtroppo, però, ‘NoiPa’ non vuole tenere conto dell’autonomia decisionale delle sigle sindacali, non considerando minimamente le disposizioni impartite dal Decreto del Ministro della Difesa, e sta calcolando tali contributi in modo tale da creare un’enorme disparità tra parigrado della stessa Forza Armata e tra le tre Forze Armate.
Una situazione imbarazzante che, di fatto, porta ad un allontanamento del personale dalle nascenti sigle sindacali; anziché invogliare a credere e sostenere l’avvio dei sindacati militari.
Questa condotta da parte del Ministero del Tesoro potrebbe essere anche definita una condotta antisindacale tenuto conto che, solo per mancanza di alcune voci stipendiali per il calcolo esatto dei contributi sindacali, procede al prelevamento in busta paga di compensi totalmente diversi da quelli che il personale ha firmato.

Il cedolino stipendiale del mese di marzo contiene già le prime trattenute in busta paga per quei tesserati che hanno aderito ai sindacati, prontamente inviate ai centri unici stipendiali per gli addebiti.
ASPMI, invece, resta in attesa di una risposta da parte del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, utile a chiarire, una volta per tutte, quali siano le voci stipendiali sulle quali operare il calcolo della quota sindacale.
ASPMI continuerà a fornire gratuitamente i servizi ai suoi tesserati autotassandosi fino a che la giustizia sindacale non prenderà forma», scrivono in una nota inviata agli organi d’informazione, Francesco Gentile e Leonardo Mangiulli, fondatori dell’Associazione Sindacale Professionisti Militari, riguardo la richiesta di intervento del ministero sui contributi sindacali.

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