L’incontro ha fatto il punto sulla necessità di acquisire la consapevolezza del rispetto delle regole e sull’importanza di coinvolgere sempre più le nuove generazioni su questi temi, in modo da determinare una migliore e maggiore comprensione della relazione esistente tra rispetto dell’ambiente e rispetto delle regole nella vita di tutti i giorni.
di Alessandro M. Basso
Guidare significa avere la possibilità, riconosciuta dallo Stato, di utilizzare un veicolo, nel rispetto delle norme e, dunque, degli obblighi derivanti dal codice della strada, nonché, dalle leggi generali vigenti: ciò implica, quindi, di agire secondo i dettami della prudenza e della diligenza ed essere socialmente responsabili. In altri termini, guidare significa utilizzare correttamente un veicolo e non costituire pericolo od intralcio alla circolazione, per garantire a tutti la possibilità di spostarsi ovunque, osservando anche le cautele dettate dal buon senso e, dunque, tenendo in adeguata considerazione le caratteristiche del veicolo, le condizioni della strada e del traffico: ciò anche per diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati, in ottemperanza anche dei principi stabiliti in sede di Agenda 2030.
Così, la mobilità sostenibile è sempre più un punto di ri-partenza per un vivere più civile e rispettoso dell’ambiente.
Su tali concetti tipici dell’educazione stradale, e precisamente sull’ “alcool, nemico della sicurezza stradale” e sull’ “andare sicuri in monopattino”, tematiche poste tra le priorità del Ministero dell’Istruzione e del Merito, si è incentrata la Conferenza tenutasi, lo scorso giovedì 15 dicembre 2022, presso la Biblioteca dell’I.T.E.S. “A. Fraccacreta” di San Severo, evento formativo, rientrante nell’ambito dell’educazione alla legalità e dell’Educazione civica e rivolto a tutte le classi seconde dell’Istituto guidato dalla Dirigente prof.ssa Maria Soccorsa Colangelo, a cui ha aderito una delegazione della Polizia stradale di Foggia e, precisamente, in qualità di relatori, gli ispettori Antonio D’Apolito e Rosario Silvestri, il vice-questore dott. Antonio Vetrone accompagnato dal vice-sovrintendente Flavio Ladogna.
«I temi della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile sono imprescindibili perché utili alla convivenza sociale ed all’ambiente: garantirli significa migliorare il territorio e la sua vivibilità ma ciò richiede uno sforzo costante, direi quotidiano, da parte di tutti, teso a comprendere quanto questo sia fondamentale per migliorare la qualità della nostra vita. Grazie alla scienza ed alla tecnologia, abbiamo già gli strumenti per raggiungere reali risultati in tal senso ma è sempre il comportamento di ognuno di noi a fare la differenza», ha dichiarato la prof.ssa Anna Sessa, responsabile del progetto.
Calamitando l’attenzione dell’auditorio, i funzionari, attraverso immagini di forte impatto visivo, hanno mostrato la pericolosità di determinati comportamenti, come l’uso del cellulare per i pedoni e per gli automobilisti, causa del 90% degli incidenti stradali, sottolineando che l’atteggiamento in strada ed alla guida è determinante per attivare un cambio di rotta nelle azioni quotidiane, spesso prigioniere di abitudini e meccanismi etero-indotti e non filtrati dalla razionalità umana.
I funzionari hanno, quindi, focalizzato sulla necessità di acquisire la consapevolezza del rispetto delle regole e sull’importanza di coinvolgere sempre più le nuove generazioni su questi temi, in modo da determinare una migliore e maggiore comprensione della relazione esistente tra rispetto dell’ambiente e rispetto delle regole nella vita di tutti i giorni: le nuove generazioni hanno, infatti, diritto di vivere in spazi più sicuri e meno inquinati ma anche il dovere di contribuirvi.
Sotto il profilo strettamente giuridico, peraltro, è da ricordare che l’abilitazione alla guida conferisce, al suo titolare, un diritto specifico “condizionato” che non è, cioè, assoluto, ma, suscettibile di sospensione e revoca, in caso di esercizio non conforme alla legge: ecco, quindi, l’utilità di strumenti quali il “drogometro” e l’alcool test.
La Dirigente del ‘Fraccacreta’, prof.ssa Colangelo, ha evidenziato che quanto detto nella Conferenza tenuta dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, ci insegna che «Evitare i comportamenti pericolosi è imprescindibile anche alla guida dei veicoli: a tal fine, necessita costruire, giornalmente, una vera e propria cultura della prevenzione in grado, peraltro, di far comprendere i rischi reali di ogni azione ed omissione. In tal senso, il ‘Fraccacreta’ si pone in prima linea nella sensibilizzazione delle coscienze.».