ZULLO: «All’appello di persone che ogni giorno, più che combattere la malattia del proprio congiunto, devono combattere con la ristrettezza delle risorse, bandi cavillosi e burocrazia regionale, a questa gente, già fortemente provata dalla vita e dalla Regione, Emiliano non può rispondere in maniera glaciale e da ‘padre onnipotente’, come dire: VIETATO LAMENTARSI.».
di Redazione —
«Piacione in tv e livoroso sui palchi e con i deboli: questa la vera natura del presidente Michele Emiliano, dove nella sua ‘Stalingrado’ noi dovevamo ‘sputare sangue’ e le famiglie dei disabili non hanno il diritto di lamentarsi. Proprio così, perché ci viene riferito da alcune famiglie di disabili pugliesi che gli hanno scritto su WhatsApp: “presidente siamo ancora in attesa di bando assegno di cura che debba sostituire il bando caregiver…”, aggiungendo la richiesta che l’assegno di cura potesse essere continuativo e non cambiare negli anni a seconda dei bandi per “dare a tutti una possibilità di avere qualcosa per curarsi è umano e dignitoso…” il presidente ha risposto: “Non può essere una pensione, viene finanziato dalla Stato in parte e questi finanziamenti non sono continuativi…”.
All’appello di persone che ogni giorno, più che combattere la malattia del proprio congiunto, devono combattere con la ristrettezza delle risorse, bandi cavillosi e burocrazia regionale, a questa gente, già fortemente provata dalla vita e dalla Regione, Emiliano non può rispondere in maniera glaciale e da ‘padre onnipotente’, come dire: VIETATO LAMENTARSI.
Queste non sono le parole che un presidente di Regione deve usare nei confronti delle famiglie dei disabili.
Quando si decide di dare il proprio numero a tutti, o si è in grado di dare risposte umane, oppure, meglio il silenzio. Offende meno», dice Ignazio Zullo, capogruppo in Regione Puglia di Fratelli d’Italia, riguardo le risposte ricevute da alcune famiglie di disabili pugliesi che sono in attesa del bando assegno di cura.